In finale di Coppa Italia, a maggio, contro la Juve ci sarà l’Atalanta. Napoli sconfitto a Bergamo, con Gennaro Gattuso che alla ‘RAI’ ha provato a trarre le note positive da una serata che ha visto gli azzurri uscire sconfitti e avvolti dalle incertezze.
“Potevamo fare molto meglio su tutti e tre i goal, nel primo tempo abbiamo fatto fatica, ma nella ripresa li abbiamo tenuti lì, abbiamo riaperto la partita e poi il 3-1 ci ha tagliato le gambe”.
“Un’altra squadra, dopo quell’inizio, avrebbe potuto subito anche 4-5 goal e invece la squadra ha reagito, ma sappiamo che non basta”.
Nella ripresa il Napoli ha cambiato assetto diventando più pericoloso.
“Insigne aveva poco spazio sulla corsia e ho preferito metterlo al centro in modo che potesse svariare a tutto campo. Politano è in forma, salta l’uomo. Per questi due motivi sono passato al 4-2-3-1. Osimhen? Non è facile rientrare doppo 94 giorni. Gli manca lo scatto, che è la sua dote principale. Può fare molto molto di più”.
Sabato a Fuorigrotta arriva la Juve.
“In questo momento dobbiamo ripartire. E’ vero, lo diciamo da tanto tempo. Bisogna migliorare i meccanismi, ma giocando ogni tre giorni si fa fatica. Dobbiamo tenere l’entusiasmo su, sappiamo che contro la Juventus è una partita difficile. Gli stimoli non mancano, l’importante è recuperare gente”.
Su De Laurentiis. presente a Bergamo al fianco della squadra.
“Non ci ho parlato, non ha detto nulla”.
In conferenza stampa, infine, Gattuso ha risposto così a chi vede in Napoli-Juve la sua ultima spiaggia.
“Non lo so, dovete chiederlo alla società. Il capitano della barca sono io, quando le cose vanno male vanno a discapito del capitano. Io non posso pensare a questo a penultima o ultima spiaggia, devo lavorare e devo riuscire a dare fiducia. Io faccio l’allenatore, ci può stare. Non sarò né il primo né l’ultimo, ma ho il dovere di provarci fino alla fine”.