La risposta è arrivata: perentoria, forte, rassicurante. E se il fattore personalità per Andrea Pirlo rappresenta una dote caratteriale primaria, questa notte il tecnico bresciano potrà dormire sonni tranquilli. Perché la Juventus, nel fresco successo sulla Dinamo Kiev, ha dimostrato di saper proporre l’atteggiamento giusto, sebbene l’impegno fosse tutto fuorché probante.
Il primato nel gruppo G assomiglia tanto a un flebile miraggio e, per l’appunto, la trasferta di Barcellona il verdetto finale. Ma questa prestazione, indubbiamente, proietta i bianconeri nel migliore dei modi verso il derby. Un appuntamento in campionato, l’ennesimo, da non fallire prima che la situazione prenda una (brutta) piega. Con l’Europa, oggi, a fungere da calmante.
Svolta storica: la francese Stephanie Frappart è il primo arbitro donna a dirigere una sfida di Champions League. Una direzione, quella proposta dal fischietto transalpino, autorevole e decisa. Ma soprattutto priva di errori.
Pirlo sposta Demiral sulla corsia destra in difesa, con Bonucci-De Ligt centrali e Alex Sandro a sinistra. In mediana Bentancur e McKennie, larghi Chiesa e Ramsey; in attacco Morata e Cristiano Ronaldo. Lucescu col tridente offensivo Tsygankov-Verbic-Rodrigues, in mediana redini a Sydorchuk.
Divario tecnico netto e inequivocabile. Non sorprende, quindi, che la Juve chiuda in vantaggio il primo tempo. Trascinata da un bel colpo di testa di Chiesa, innescato sapientemente dal mancino di Alex Sandro. Sembra tutto facile per Madama. Appunto, sembra: con la traversa di CR7 a suffragare la tesi. Dopodiché, proprio come accaduto a Benevento, i bianconeri calano (drasticamente di attenzione). Con la Dinamo Kiev, così, a sfiorare il pareggio. Nel dettaglio, super Szczesny sulla conclusione a botta sicura di Tsygankov.
Nel secondo tempo, sostanzialmente, è accademia juventina. Con Cristiano Ronaldo a raggiungere 750 goal ufficiali in carriera. E con il debutto in prima squadra del roccioso difensore Dragusin. Nel mezzo, tanto per non perdere le buone abitudini, il solito lampo di Morata.
IL TABELLINO
JUVENTUS-DINAMO KIEV 3-0
MARCATORI: 21’ Chiesa, 57’ Cristiano Ronaldo, 66’ Morata
JUVENTUS (4-4-2) Szczesny 7,5, Demiral 6.5 (69’ Dragusin 6), Bonucci 6 (62’ Danilo 6), De Ligt 6.5, Alex Sandro 7; Chiesa 8 (76’ Kulusevski s.v.), McKennie 7, Bentancur 6 (77’ Arthur s.v.), Ramsey 5.5 (62’ Bernardeschi 6); Morata 7, Ronaldo 7. Allenatore: Pirlo.
DINAMO KIEV (4-3-3) Bushchan 5.5; Kedziora 5, Zabarnyi 5, Popov 5, Mykolenko 4.5 (84’ Karavaev s.v.); Shepeliev 5.5 (74’ Harmash s.v.), Sydorchuk 5, Shaparenko 6; Tsygankov 5.5, Verbic 5 (73’ Supriaga s.v.), Rodrigues 6 (73’ De Pena s.v.). Allenatore: Lucescu.
Arbitro: Frappart
Ammoniti: Bentancur (J), Zabarnyi, Shaparenko (D)
Espulsi: nessuno