Oltre 100 calciatrici professioniste hanno firmato una lettera aperta in cui esortano la Fifa ad abbandonare il colosso petrolifero saudita Aramco come sponsor, definendolo un “pugno nello stomaco” per lo sport. La partnership con l’azienda statale saudita è stata annunciata dalla Fifa a inizio 2024 e durerà fino al 2027, con la sponsorizzazione del Mondiale 2026 e di quello femminile dell’anno successivo. Le giocatrici, provenienti da 24 nazioni, hanno chiesto alla Fifa di riconsiderare l’accordo per motivi umanitari e ambientali. “Penso che come calciatrici abbiamo la responsabilità di mostrare al mondo e alla prossima generazione cosa è giusto”, ha spiegato l’attaccante del Manchester City Vivianne Miedema alla Bbc. La Fifa ha dichiarato a Bbc Sport di “apprezzare la sua partnership con Aramco” e ha sottolineato che i ricavi derivanti dalle sponsorizzazioni vengono reinvestiti nel calcio femminile a tutti i livelli. L’azienda ha già accordi di sponsorizzazione con la Formula Uno e il Ladies European Tour di golf ed è partner dell’International Cricket Council.
“Peggio di un autogol”
Le giocatrici che si sono unite contro la sponsorizzazione vantano complessivamente più di 2.300 presenze in Nazionale. La nazionale danese Sofie Junge Pedersen è stata una delle artefici della lettera, e descrive la sponsorizzazione come “peggio di un autogol” aggiungendo che il calcio femminile “merita di meglio” dal suo organo di governo. “Vorremmo che la Fifa sostituisse Saudi Aramco con altri sponsor i cui valori siano maggiormente in linea con l’uguaglianza di genere, i diritti umani e un pianeta sicuro per tutti”, ha aggiunto Pedersen. “Quindi suggeriamo anche di creare un comitato con rappresentanti dei giocatori che possa prendere parte alla decisione su quali sponsor scegliere”, ha concluso. Vivianne Miedema ha aggiunto, infine, che se Aramco continuerà a sponsorizzare la Coppa del Mondo femminile del 2027, potrebbero arrivare ulteriori provvedimenti da parte delle giocatrici.