Presidente vulcanico, si diceva una volta. E istrionico. Potrebbe rispondere alla definizione Stefano Bandecchi, patron della Ternana, leggermente – ma proprio leggermente – infastidito dalla sconfitta che gli uomini di Cristiano Lucarelli hanno rimediato venerdì sera in casa contro l’Ascoli, un 2-4 che ha lasciato ferite piuttosto profonde.
Si è arrabbiato parecchio, Bandecchi. Ha aspettato un po’, poi ha espresso pubblicamente la propria indignazione. Lo ha fatto tramite un lungo video pubblicato sul proprio profilo Instagram, in ossequio alla modernità. Niente strilli, niente scatti d’ira, ma una promessa: le maglie con cui la Ternana è scesa in campo due giorni fa saranno… bruciate.
“Lunedì avrò una riunione con lo staff tecnico e poi con la squadra – le parole di Bandecchi – Spiegherò a tutti che cos’è il professionismo, i punti che non mi sono piaciuti e cosa voglio vedere nel futuro. Stiamo facendo una figuraccia. I campioni che abbiamo in squadra si dovrebbero domandare come mai una squadra come la Ternana sta così. Quest’anno orgoglio non ce n’è.
Lunedì mi permetterò di bruciare in un bidone le maglie con cui i nostri calciatori hanno giocato venerdì sera, perché è stato un disonore grande verso la maglia che tutti avevano addosso. E soltanto il fuoco può punire e pulire questo disonore. Ognuno dei calciatori porterà la maglia che ha indossato e quella maglia sarà completamente distrutta, come simbolo primario che il girone d’andata ha fatto talmente schifo, ma talmente schifo, che noi non ci meritiamo la maglia che abbiamo addosso. Chiediamo scusa a tutta la tifoseria e a tutta la cittadinanza”.
Parole forti, concetti potenti. Da capire se il proposito di Bandecchi si tramuterà effettivamente in realtà e le maglie indossate venerdì dalla Ternana saranno distrutte. In ogni caso, il messaggio è chiaro: la squadra di Lucarelli deve cambiare ritmo.