Archiviare in fretta lo Spezia e proiettarsi già alla prossima partita, una sfida che non ha bisogno di presentazioni. Il Milan prova a mettersi alle spalle la delusione dopo la sconfitta casalinga contro i liguri, con l’errore dell’arbitro Serra a incidere sul risultato finale, ed è concentrato sulla sfida in programma domenica sera a San Siro contro la Juventus. Un big match che può valere tanto dal punto di vista della classifica e del morale per entrambe le squadre.
A due giorni dalla gara, l’attaccante francese del ‘Diavolo’, Olivier Giroud, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’. L’ex Arsenal e Chelsea ha analizzato la stagione, fino a questo momento, della Juventus di Massimiliano Allegri:
“Non sono partiti bene, ma questo non vuol dire che non sono forti. Ammetto che mi aspettavo di vederli in corsa per lo scudetto perché la Juve è sempre la Juventus. Al di là della classifica e della partenza negli ultimi giorni di mercato di Cristiano Ronaldo, il loro miglior giocatore, hanno comunque un organico fatto di elementi importanti come per esempio Dybala, il loro playmaker offensivo, un elemento chiave e un campione. Forse hanno pagato i tanti infortuni, ma a livello di qualità e quantità sono tra i migliori d’Italia. Ecco perché non mi fido della Juventus: è in un buon momento e dovremo affrontarla nel giusto modo”.
Giroud rivela un retroscena di mercato: in passato fu vicino al trasferimento alla Juventus:
“Sì, è successo nell’estate 2020, con Pirlo allenatore, ma ho preferito restare al Chelsea dove volevo giocarmi le mie chance. Visto come si è conclusa la stagione (vittoria della Champions, ndr), ho preso la decisione giusta”.
L’errore di Serra ha inciso sul risultato finale di Milan-Spezia, ma Giroud invita la squadra di Pioli a fare mea culpa e restare unita:
“L’arbitro ha subito capito di aver sbagliato: ha chiesto scusa e gli si leggeva in faccia che era dispiaciuto. Purtroppo si è trattato di una situazione di gioco che è accaduta e sulla quale non possiamo fare niente. Dovevamo vincere e invece l’abbiamo perso. Messa così, è davvero tanto frustrante, ma penso che anche noi abbiamo le nostre responsabilità: potevamo chiudere il confronto segnando il 2-0 e non ci siamo riusciti. Ora è necessario usare questa frustrazione che ci è rimasta dentro per far bene con la Juventus. Non vogliamo più vivere una sensazione tanto brutta e sta a noi non commettere di nuovo certi errori. Quando subisci un torto, la migliore risposta è stare insieme, combattere e lottare per il nostro obiettivo fin dall’incontro successivo. E’ vero che a caldo è stato difficile accettare la decisione dell’arbitro, anche perché pure tre settimane fa contro il Napoli non avevo capito bene come era stata applicata la regola del fuorigioco in un’altra partita importante, ma adesso bisogna concentrarci sul futuro. Nello spogliatoio siamo uniti e determinati, ma ci sentiamo anche un po’… spalle al muro perché abbiamo bisogno di fare una grande partita con la Juve per non perdere terreno rispetto all’Inter”.
Giroud non cerca alibi dopo lo scivolone in casa contro lo Spezia e crede nel Milan:
“Siamo solo all’inizio del girone di ritorno e ci sono ancora tante giornate in calendario. Non dobbiamo essere preoccupati per la classifica: il nostro obiettivo deve essere pensare a una gara alla volta e vincerne il più possibile. Dopo aver perso lunedì in casa, non abbiamo più jolly, ma non sono preoccupato perché conosco il valore del nostro gruppo. Sono convinto che resteremo vicini all’Inter e in corsa per lo scudetto fino alla fine”.
Dopo aver giocato accanto a tanti campioni, il francese ha trovato nello spogliatoio rossonero Ibrahimovic:
“Zlatan è il motore della squadra. È esigente specialmente con i giovani, ma anche con gli altri. Vuole sempre fare bene perché è al top fisicamente e pretende lo stesso dagli altri. E’ importante sia in campo sia nello spogliatoio. Tutti insieme puntiamo ad arrivare in alto”.
Giroud rivela di essere rimasto impressionato da due attaccanti da quando è arrivato al Milan:
“Scamacca ha fatto progressi interessanti e può essere il futuro della Nazionale con gli altri giocatori giovani che avete, come per esempio Chiesa. Immobile non è giovane, ma da anni fa tanti gol alla Lazio ed è un grande”.