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Montella sul ritorno di Balotelli in Nazionale: “Solo una tappa verso l’obiettivo Mondiali”

L’ex attaccante e ora allenatore racconta i segreti del nuovo Balotelli: “Il suo vero obiettivo è andare ai Mondiali, era ‘fissato’ con l’Italia”

Oltre tre anni. Esattamente quaranta mesi dopo, Mario Balotelli torna a vestire la maglia della Nazionale. L’attaccante classe 1990, ora in forza ai turchi dell’Adana Demirspor, è stato convocato dal commissario tecnico Roberto Mancini in vista dello stage che si terrà a converciano da mercoledì 26 gennaio a venerdì 28.

Una parte del merito spetta senza dubbio al suo allenatore Vincenzo Montella, che da quando si è seduto sulla panchina dell’Adana lo ha rivitalizzato. “Farò di tutto per aiutare Mario a tornare in Nazionale, lui ci tiene da matti” aveva dichiarato il tecnico alla Gazzetta dello Sport l’8 ottobre dello scorso anno. Detto fatto.

Un binomio perfetto, che lo stesso Montella ha spiegato così: “Si sono unite due grandi voglie di ripartire e rialzare la testa“.

L’ex attaccante ha rilasciato un’intervista proprio alla ‘Rosea’ dopo l’ufficialità della convocazione di Balotelli in Nazionale. Una chiamata che mancava da quasi tre anni e mezzo.

“Il merito è soprattutto suo. Ma questa è solo una tappa verso il suo vero obiettivo: andare ai Mondiali, magari aiutando la Nazionale a qualificarsi. Ma un passo alla volta. È già una grande soddisfazione che lui sia rientrato nel giro”.

Una notizia che ha riempito di gioia Montella:

“Quando ho saputo della convocazione non dico che ho provato la stessa gioia di quando chiamavano me da giocatore, ma quasi. So quanto Mario ci tenesse. Quando dissi che era ‘fissato’ non scherzavo”.

Obiettivo raggiunto grazie a un percorso che ora sta portando risultati:

“Abbiamo fatto un bel lavoro per riportare Mario a degli standard fisici importanti. A fine dicembre l’obiettivo è stato quasi raggiunto interamente. Mi dispiace che poi il Covid lo abbia costretto a qualche settimana di inattività e ora deve ritrovare brillantezza. Ma questo Mancini lo sa. Io credo che lo stage sia importante per fargli ritrovare un ambiente che non potrà far altro che motivarlo ulteriormente. Questa convocazione serve a lui, ma serve anche a me… (sorride, nda). Ora sarà ancora più motivato per continuare in quei progressi che ha già mostrato in questi mesi, applicandosi, giocando con intensità, sentendosi all’interno del gruppo e del progetto tecnico-tattico che stiamo portando avanti”.

Ultimo treno per Balotelli? Montella non ha dubbi:

“Beh se consideriamo che Mario ha 31 anni, non ha più tempo da perdere. Per quanto mi riguarda io cercavo risposte soprattutto da me stesso. Misurare la mia capacità di ripartire, l’ambizione, la voglia. C’è ancora tutto, anzi ancora di più. Mi vedo due-tre partite al giorno del campionato turco, studio le avversarie, cerco novità, mi dedico totalmente al mio lavoro. Non ho rivincite da prendermi, né rimpianti, né nostalgie. Solo tanta energia, obiettivi da raggiungere e a altri sogni da realizzare. Quando ci si applica e ci si crede fino in fondo, nulla è davvero impossibile”.

Un grande talento e tante occasioni gettate al vento, ma una forza di volontà incredibile. Montella riavvolge il nastro e descrive a modo suo la carriera di Balotelli:

“Poteva ottenere molto di più dalla sua carriera, ma non ha senso ora guardarsi indietro o rimpiangere qualcosa che poteva essere e non è stato. Al contrario, il suo grande pregio è stato quello di continuare a credere, nonostante tutto, di poter vestire ancora la maglia azzurra”.

Nazionale riconquistata e obiettivo raggiunto. Ora toccherà a Mario dimostrare di poter essere ancora decisivo e saper trascinare l’Italia di Mancini.

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