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Milan, un figlio d’arte punta a rivestire i colori rossoneri

Il reparto offensivo della formazione rossonera potrebbe arricchirsi in un futuro neanche troppo lontano con un giovane figlio d’arte molto promettente.

Sono in tanti nel calcio (e ultimamente sempre di più) i figli di calciatori che hanno voluto seguire le orme dei propria padri. Fra questi bisogna annoverare anche Timothy Weah, ragazzo molto giovane ma già parecchio ambizioso che aspira, un giorno, a riprendere il cammino tracciato dal padre con la maglia del Milan.

Weah e il Milan nel destino

Il giovane Weah attualmente è in forza al Lille (club che dalle parti di via Aldo Rossi conoscono piuttosto bene) ma non ha nascosto di voler indossare, prima o poi, la casacca che ha reso celebre suo padre.

“Sono focalizzato sul Lille, ma è sempre stata una mia ambizione giocare un giorno in un grande campionato come la Serie A e in particolare in un grande club come il Milan, che in fondo fa un po’ parte della storia della mia famiglia” ha dichiarato a La Gazzetta dello Sport il classe 2000, uno che le sue conoscenze in rossonero le ha già.

“Con Maignan parlo spesso di Milan. Mi dice che si trova benissimo con i tifosi e che la città è fantastica. Ma mi sento anche con Rafael Leao, Fikayo Tomori, tutti miei amici. Il Milan è una bella squadra. Quando ero bambino c’era l’idea che andassi a giocare nelle giovanili rossonere. Le cose sono andate diversamente, però magari al Milan arriverò lo stesso”.

L’obiettivo primario di Weah

Weah poi ha anche svelato quale sia oggi la sua missione nel calcio che conta.

“Il mio obiettivo è diventare uno dei più grandi attaccanti al mondo, come Lukaku, Cavani: voglio segnare tanto, fare assist, sfruttando la mia velocità. Ultimamente ho segnato meno, ma lavoro per migliorarmi” ha spiegato il nativo di New York.

Il ruolo di Weah

Weah dunque sogna di trovare a suon di gol il proprio spazio all’interno di club importanti, squadre per le quali non avrebbe problemi a ricoprire più posizioni in campo.

“Imparo ogni giorno, tappa per tappa. Posso giocare su tutto il fronte d’attacco, anche se ho una preferenza per un ruolo da punta, da trequartista, da esterno a sinistra, più che a destra, dove invece gioco più spesso in questo ultimo periodo. Ma il calcio moderno richiede polivalenza”.

Un’arma questa che Weah punta a usare a proprio favore per mettersi in mostra e riprendere quanto prima il solco in rossonero tracciato da George.

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