L’invasione russa dell’Ucraina, nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, sta avendo ripercussioni su tantissimi aspetti della vita europea, compreso quello sportivo. Se rimane il dramma terribile di una guerra sul suolo europeo che molti di noi non hanno mai visto, e che non ci sarebbe neppure mai sognati, sono in vista conseguenze pesantissime per la Russia, anche a livello sportivo.
Nello specifico, molti eventi inizialmente in programma in Russia rischiano cancellazioni e spostamenti di sede. Si sta parlando di annullare, o spostare, il GP di Russia di F1, con la FIA che si esprimerà a breve. Ma si sta discutendo anche del cambio di ubicazione della finale 2021/2022 di UEFA Champions League, al momento in programma a San Pietroburgo, quindi nel cuore pulsante dello stato governato di Vladimir Putin.
La UEFA, il massimo organo europeo del calcio, ha immediatamente condannato pesantemente l’invasione russa in territorio ucraino, atto che viola ogni principio europeo e la sovranità dello stato nazione sul proprio territorio. Sempre parlando di Champions League, l’indiscrezione lanciata oggi dal New York Times parla di Parigi come nuova possibile sede della finale di Coppa.
Nella giornata di oggi, venerdì 25 febbraio, era previsto un consiglio straordinario della UEFA, al quale è seguito pochissimi minuti fa un comunicato, sul sito ufficiale, che di fatto ufficializza la decisione: la finale di Champions League si giocherà a Parigi, allo Stade de France in Saint-Denis.
Inoltre, sempre nello stesso comunicato, la UEFA annuncia che le squadra russe e ucraine impegnate in competizioni europee dovranno giocare le proprie partite casalinghe in campo neutro.