Ai microfoni di Lazio Style 1900 Official Magazine, Sergio Conceicao ha parlato del suo ritorno a Roma durante Lazio-Porto: “Per me è stato molto emozionante tornare sotto la Nord e sentire cantare il mio nome. A Roma ho vissuto un periodo fantastico durante il quale abbiamo vinto tanto. Mi sono trovato sempre bene, la città e tifosi della Lazio sono e saranno per sempre nel mio cuore. Non nego che in quel momento mi sia scesa una lacrimuccia. La nostra era una squadra intelligente e competitiva. Ognuno di noi amava il calcio e non a caso ancora oggi siamo quasi tutti in questo mondo, tra campo e dirigenza. Comunque credo il motivo sia anche dovuto alla nostra personalità e al nostro carattere.
La partita più bella? Difficile, sicuramente tutte quelle che ci hanno regalato dei titoli. Ma se dovessi sceglierne solo una direi quella in Supercoppa contro i bianconeri a Torino. Fu una gara indimenticabile, io debuttai segnando e vincendo il mio primo trofeo in Italia. All’epoca nessuno mi conosceva, mi chiamavano Flavio. Ma da quel momento hanno scoperto il mio nome: fu indimenticabile, dimostrai a tutti che potevo fare qualcosa di importante in Italia”.
Conceicao ammette: “Seguo ancora oggi la Serie A e in particolare la Lazio. La squadra è in crescita, ha grandi qualità ed è sulla giusta strada. I biancocelesti stanno migliorando con costanza da inizio stagione, in Europa League ci hanno messo in grande difficoltà, anche se la nostra è una squadra abituata a giocare in Champions. Di certo, sono sicuro che il futuro della Lazio sarà bello. Nel mio ruolo ci sono tanti calciatori bravi, come Felipe Anderson e Pedro. Tra i singoli però dico Immobile. Ciro è il mio preferito, non è solo un grande calciatore ma anche un ragazzo splendido. È una bandiera, sono orgoglioso di conoscerlo. Mi sarebbe piaciuto giocare insieme a lui, sicuramente gli avrei fatto fare ancora più reti (ride, NdR)”.