Costa cara al Foggia l’aggressione compiuta da un gruppo di tifosi ai danni di Pietro Iemmello, ex attaccante rossonero ora in forza al Catanzaro, vittima di una vera e propria caccia all’uomo durante il posticipo della 36ª giornata giocato lunedì 11 aprile allo Zaccheria e terminato 6-2 per la squadra di Vivarini.
Iemmello, autore di una doppietta, è stato di fatto costretto a lasciare il campo sul 5-1 per i calabresi dopo essere stato inseguito e minacciato da alcuni tifosi che, protagonisti di un’invasione di campo, hanno poi inseguito il giocatore anche dopo che lo stesso aveva raggiunto la panchina.
Il giudice sportivo della Serie C Stefano Palazzi ha infatti sanzionato i pugliesi con un‘ammenda di 10.000 euro e “l’obbligo di disputare una gara casalinga con i settori destinati ai tifosi locali denominati curva nord e curva sud privi di spettatori e la ulteriore gara casalinga successiva con il settore destinato ai tifosi locali denominato curva nord privo di spettatori”. Inibito inoltre fino al 30 aprile il dirigente Mario De Vivo
Questa la motivazione della squalifica: “I tifosi del Foggia hanno posto in essere fatti contrari alle norme in materia di ordine e di sicurezza e fatti violenti, integranti pericolo per l’incolumità pubblica, ed hanno intonato cori ed esposto striscioni oltraggiosi nei confronti di un calciatore della squadra avversaria e delle istituzioni calcistiche e di loro rappresentanti; rilevato che i sostenitori presenti in curva nord hanno posto in essere comportamenti più gravi e più numerosi rispetto a quelli posti in essere dai sostenitori presenti in curva sud”.
La squadra di Zeman dovrà quindi giocare l’ultima partita della stagione regolare, domenica 24 contro l’Avellino, con entrambe le curve vuote, mentre per quanto riguarda la data in cui verrà scontata l’ulteriore giornata di squalifica per la curva nord dipenderà dal cammino che i Satanelli avranno negli eventuali playoff, ai quali il Foggia non è ancora certo di partecipare.