Una Roma travolgente fin dal fischio d’inizio ha distrutto il Bodo/Glimt all’Olimpico nel ritorno dei quarti di finale di Conference League molto di più di quanto dica il punteggio finale, 4-0. Dopo la sconfitta per 2-1 in Norvegia i giallorossi accedono alle semifinali, dove troveranno il Leicester. La squadra di Mourinho è l’unica italiana rimasta nelle coppe europee.
Non sono passati 5 minuti e la Roma sblocca il risultato: cross di Zaniolo mancato da Cristante, Haikin respinge male proprio dove c’è Abraham che insacca. Al 7’ ancora Abraham, stavolta di testa, mette fuori di poco. Al 15’ Pellegrini per Mkhitaryan il cui destro finisce di poco fuori. Al 16’ ancora Zaniolo mette al centro dalla destra per Abraham il cui tocco finisce incredibilmente fuori.
Al 22’ cross rasoterra di Cristante con Pellegrini che gira di tacco verso Haikin che si salva, ma subito dopo strepitosa azione tutta di prima Cristante-Abraham-Pellegrini, assist sempre di prima per Zaniolo che solo davanti a Haikin lo fredda e raddoppia: adesso la squadra di José Mourinho è qualificata.
Un minuto dopo ancora Zaniolo che però manda alto sopra la traversa da dentro l’area. Ma al 29’ arriva il tris: Zalewski riparte velocissimo in contropiede e poi serve al bacio Zaniolo che con un tocco sotto scavalca Haikin firmando la sua doppietta personale.
Al 39’ destro di Pellegrini che Haikin non trattiene, arriva Abraham che non trova l’attimo giusto per ribadire in gol e Saltnes salva. Ancora l’inglese due minuti dopo da posizione defilata, stavolta Haikin riesce a deviare in angolo. Primo tempo impressionante della Roma che non ha fatto letteralmente vedere palla al Bodo.
Ma i giallorossi non sembrano volersi fermare, e nemmeno Zaniolo, che al 49’ su lancio di Cristante infila col sinistro il suo tris personale e il 4-0 per i suoi. Ancora Zaniolo al 58’ ma stavolta il suo tiro è debole e Haikin blocca, subito dopo il protagonista assoluto di questo match è colpito dai crampi e deve lasciare il posto a Felix.
La partita non ha più storia con la Roma che, dopo aver dato l’impressione fin dai primi secondi di voler restituire i sei gol subiti dai norvegesi nella fase a gironi, oltretutto dopo le polemiche di una settimana fa, si è via via calmata e ha gestito tranquillamente la situazione, l’ultima occasione è stata un colpo di testa alto di Felix al 74’.