Un anno dalla vittoria di Wembley e dal trionfo europei dell’Italia di Roberto Mancini. Dopo 365 giorni c’è però dell’amarezza con la mancata qualificazione al Mondiale. Lo ammette lo stesso Roberto Mancini in un’intervista a Gazzetta dello Sport.
Il tecnico sulla notte inglese ricorda: «Un miracolo lo abbiamo fatto di sicuro, ma non solo in quel’Europeo: in tre anni e mezzo giocati alla grande. Capita che si vinca un grande torneo perché in quel mese va tutto bene: non è stato il nostro caso. Dietr c’era un percorso preciso: tante partite importanti, non solo sette».
E poi ritorna su quando ha pensato di semttere, ovvero dopo la mancata qualificazione al Mondiale ma anche dopo Wembley: «Ci ho pensato, ma c’era il Mondiale a poco più di un anno».
E sulla qualificazione dopo le scornfitte con Argentina e Germania: «No avevo messo in preventivo che potesse capitare. Pensavo di perderne due – tre di fila». E poi torna su quello che purtroppo è diventato un problema, il gol.
«Se servirà non avremo broblemi a cambiare tipo di gioco per favorire gli attaccanti: possiamo valutare anche di giocare con due punte invece che con un centrale e due esterni».
Il tecnico marchigiano, poi, chiuso l’argomento Nazionale parla anche di mercato risponendo a domanda diretta sul tormentone Zaniolo. «So che deve capire la fortuna che l’ha accompganti: in un lampo ha avuto Nazionale e Roma, non può perderr ancora tempo e occasioni. Dispedere le qualità che ha».