Bentornato, Giulio Zeppieri.
Grazie all’exploit di Umago, dove il tennista romano si è arreso solo a Carlos Alcaraz al terzo set della semifinale, il classe 2001 sembra aver iniziato a percorrere quella strada da predestinato che in tanti tra gli addetti ai lavori gli avevano pronosticato a inizio carriera, prima che una serie di infortuni non solo lo allontanasse dalla top 100, ma lo spingesse addirittura a meditare il ritiro.
Il balzo nel ranking compiuto grazie agli exploit in terra croata è allora solo il primo passo della risalita. Intervistato da OA Sport, Zeppier conferma di avere parecchia voglia di emergere e di provare quantomeno ad avvicinarsi ai “Fantastici Tre” del movimento italiano, Jannik Sinner, Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti, in rigoroso ordine di classifica:
“La semifinale di Umago mi ha aiutato tanto a capire qual è il mio livello allo stato attuale e dove posso arrivare, però devo continuare a lavorare ancora molto duramente. Negli ultimi mesi ho lavorato bene e investito su me stesso e questo mi ha aiutato a fare grandi partite. Vincere uno Slam? Realisticamente non so ancora se posso puntare così in alto, il sogno nel cassetto è vincere il Masters di Roma, ma per adesso mi accontenterei di essere nella top 100 a fine anno”.
Zeppieri ha poi parlato dei “modelli” italiani e del rapporto particolare con Musetti: “I risultati di Sinner e Berrettini sono uno stimolo per chiunque di noi ambisca a raggiungere il loro livello. Io e Lorenzo abbiamo giocato molti tornei insieme, anche da avversari a livello juniores, ma ognuno ha i suoi tempi e la sua strada. Non ho mai dubitato di poter arrivare a giocare i tornei ATP”.