L'ottimo impatto di Arkadiusz Milik è stata l'unica buona notizia del soffertissimo inizio di stagione della Juventus.
Il polacco ha subito trovato il gol in campionato contro Fiorentina e Salernitana, vedendosi annullare la doppietta contro i campani per il noto caso del fuorigioco inesistente di Bonucci, dopo la beffa dell'espulsione per eccesso di esultanza.
Intervistato dalla testata 'Meczyki' dal ritiro della propria nazionale l'ex attaccante del Napoli ha svelato alcuni retroscena sulla trattativa che l'ha portato a Torino: "Mi sono sempre concentrato solo sul campo, al mercato pensano i miei agenti, ho sempre detto loro di disturbarmi solo se ci fosse stata un’offerta concreta e dopo Marsiglia-Nantes mi hanno chiamato dicendomi che c’era la Juve. I giorni successivi sono subito volato a Torino per parlare con il club: ho impiegato poco per decidere, giocare in un club così grande era sempre stato il mio sogno. E poi sto bene con la maglia della Juventus, è un kit con dei bei colori e dei buoni sponsor…".
Il fatto di essere stato a lungo in ballottaggio con Memphis Depay non ha turbato Milik, già vicino alla Juve proprio negli anni di Napoli: “Sapevo che c’era un interesse per Depay, ma nient’altro. Non mi sono chiesto perché non sia arrivato, non era un mio problema. Già in passato sono stato vicino alla Juve, ma non trovarono l'accordo con il Napoli che aveva rifiutato anche un’offerta della Roma. È stata una loro decisione e io l’ho rispettata, ma quello che conta è che adesso sia alla Juventus".