“Visto che piangono tanti allenatori, oggi piango un po’ anch’io” José Mourinho è una furia nella conferenza stampa di presentazione della gara infrasettimanale di campionato contro il Sassuolo. “In casa abbiamo giocato tre partite nelle quali non abbiamo segnato: Napoli, Atalanta e Lazio. Guarda caso tre partite senza il nostro giocatore più creativo, senza quello capace di aprire varchi nella difesa e l'Atalanta ha giocato chiusa come un riccio. Non parliamo poi della Lazio, se avessi vinto io una gara così, come l'ha vinta Sarri, mi avrebbero ucciso”. Il riferimento all’assenza di Dybala è la chiave di lettura del Mou pensiero.
Mourinho torna anche sulle polemiche attorno a Ibanez, difensore giallorosso, reo di aver “spaccato” il derby con il suo erroraccio che ha aperto la porta di Rui Patricio a Felipe Anderson: “Serve rispetto per chi, dal giorno in cui sono arrivato a oggi, ha dato tutto quello che aveva, anche quando è stato in difficoltà. Lo scorso anno in un periodo della stagione avevamo solo lui come centrale e stava sempre lì. Quando siamo andati a Siviglia e l'ho visto la mattina pensavo fosse impossibile che giocasse e invece è sceso in campo. Lui ci ha messo sempre la faccia, per me è un intoccabile. C'è gente dalla quale ci si aspettava di più è dobbiamo migliorare – conclude Mourinho – accettando il fatto che ogni sfida è diversa. Dobbiamo crescere nella mentalità e nella responsabilità, non dobbiamo sederci sugli allori accontentandoci di ciò che abbiamo raggiunto"