È un Dejan Stankovic arrabbiato e preoccupato quello che si presenta ai microfoni dei giornalisti: “I miei collaboratori mi stanno dicendo che gira voce che l'arbitro pensi che l’abbia insultato ma non è così. Correvo verso Radonjic, parlavo in serbo e sono entrato in campo senza accorgermene. Quando ho preso il cartellino rosso, ho parlato in serbo ma non ho insultato nessuno: Juric mi ha abbracciato e mi ha consigliato di andare fuori per evitare di prendermi cinque giornate. Spero che non scrivano falsità sul referto: correvo dietro a Radonjic per fargli buttare la palla fuori. Non hanno buttato fuori la palla e abbiamo preso gol dopo trenta secondi”.
Stankovic deve fare i conti anche con la contestazione dei numerosi tifosi giunti a Torino: “Non posso rimproverare nulla ai ragazzi perché si sono impegnati al 120 per cento. Il momento è difficile, non li vedo tranquilli. Abbiamo subìto due gol per due mezzi errori. Dopo il primo errore ci demoralizziamo, ce la stiamo mettendo tutta per rialzarci. Contestazione? I tifosi hanno ragione, ma la squadra ha dato il massimo”