Questo sito contribuisce alla audience di
 

Qatar 2022, l’Iran non canta l’inno nazionale: protesta contro il Regime

La nazionale non canta l’inno, in segno di protesta contro le violenze che si stanno consumendo nel Regime iraniano.

Il mondo intero era in attesa di conoscere quale sarebbe stata la posizione della nazionale dell'Iran all'inizio della Coppa del Mondo nei confronti del Regime che in patria si sta rendendo protagonista di violentissime repressioni in seguito alla morte di Mahsa Amini, una ragazzina uccisa dalla polizia religiosa per non aver indossato correttamente il velo.

Come si è visto dalle telecamere prima dell'inizio della partita contro l'Inghilterra, debutto per entrambe in questo Mondiale, i giocatori iraniani sono stati al centro del campo, abbracciati, senza cantare l'inno nazionale. Un gesto, questo, considerato universalmente come una protesta plateale nei confronti del Regime.

L'esecuzione dell'inno iraniano è stato anche accompagnato dai fischi di una larga parte della tifoseria presente allo stadio internazionale di Khalifa. Le telecamere hanno anche immortalato alcune sostenitrici iraniane in lacrime, evidentemente toccata emotivamente sia dal momento vissuto in tribuna, sia da quanto sta accadendo nel loro Paese.

Proprio per via delle violenze iraniane nei confronti della popolazione civile e dei manifestanti, un gruppo di attivisti del Paese aveva chiesto anche l'esclusione della nazionale di Queiroz dalla Coppa del Mondo.

Next Post

Qatar, i tifosi argentini in coro: "Diego ci guarda dal cielo"

Lun Nov 21 , 2022
Per i tifosi argentini quello in Qatar sarà il primo Mondiale dopo la morte di Maradona

Da leggere

P