Dopo lo sconquasso provocato nel girone dalla vittoria in rimonta dell'Arabia Saudita contro l'Argentina, Messico e Polonia approcciano il loro scontro diretto con un pizzico di timore.
E' il Messico a tenere il pallino del gioco affidandosi in particolare alle fasce e a Lozano, che invita subito Vega a insaccare un traversone teso, ma i portieri restano a lungo inoperosi: la Polonia smista palloni alti su Lewandoski, con rare sovrapposizioni delle mezzali; al 25' anccora Vega sfiora il vantaggio di testa, impattando verso il secondo palo il traversone di Herrera, poi Szczesny ferma in uscita Gallardo prima e la conclsuione di Sanchez poi.
A inizio ripresa la possibile svolta è l'intervento su Lewandoski in compartecipazione tra Ochoa e Moreno: dal dischetto però la punta del Barcellona è disinnescato da Ochoa, al suo quinto Mondiale, che battezza l'angolino giusto e tiene il punteggio sullo 0-0. I cambi non mutano l’andamento della gara con la Tricolor che non è efficace negli ultimi 25 metri e con la Polonia che fatica a ripartire e che sceglie l'attacco a due frecce solamente nelle battute conclusive.
Messico-Polonia 0-0
Messico (4-3-3): Ochoa; Montes, Moreno, Sanchez, Gallardo; Alvarez, Herrera (71′ Rodriguez), Chavez; Vega, Martin (71′ Jimenez), Lozano 5,5. All. Martino.
Polonia (4-2-3-1): Szczesny; Bereszynski, Glik, Kiwior, Cash; Kaminski, Krychowiak; Szymanski (72′ Frankowski), Zielinski (88′ Milik), Zalewski (46′ Bielik); Lewandowski. All. Michniewicz.
Ammoniti: Sanchez (M), Moreno (M), Frankowski (P).
Note: angoli: 6-5; recupero: 2′ + 7’
Il calendario sorride alla Polonia: sabato gli europei sfideranno l'Arabia Saudita, mentre i centro – americani dovranno disinnescare il desiderio di rivalsa dell'Argentina, che non può permettersi un altro passo falso.