Una notizia clamorosa scuote il mondo del calcio e non si tratta di Mondiale: al termine di un Cda straordinario la Juventus cambia pelle, perché il gruppo dirigente ha rassegnato le dimissioni, a cominciare dal presidente Andrea Agnelli, in carica dal 2010.
E' un atto che prova a dare una risposta all'inchiesta sulle plusvalenze: i reati ipotizzati dalla procura di Torino sono "false comunicazioni sociali e false comunicazioni rivolte al mercato", l'accusa quella di aver ostacolato alla Consob i controlli dal 2018 al 2020.
Questo uno stralcio del comunicato: "Tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all’incarico. Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il Presidente Andrea Agnelli, il Vicepresidente Pavel Nedved e l’Amministratore Delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite. Il Consiglio ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato".
E' prevista per il 18 gennaio una nuova assemblea.
Secondo il comunicato della società bianconera, il nuovo direttore generale è Matteo Scanavino, dirigente torinese attualmente amministratore delegato del gruppo GEDI (di proprietà della famiglia Agnelli).
La Juventus, si ricorda, ha aumentato le perdite partendo da un rosso di 19 milioni del 2018 al -254 milioni del 2022.
Secondo la Gazzetta dello Sport, non ci dovrebbero essere sconvolgimenti nell'area tecnica: sia Federico Cherubini (uomo mercato) e soprattutto il tecnico Massimiliano Allegri al momento rimarranno ai propri posti.