Domani il Portogallo può centrare le semifinali iridate come nel 1966 e nel 2006, ma più della partita contro la sopresa Marocco Fernando Santos deve ancora tenere a bada le polemiche su Cristiano Ronaldo, del quale spiega l'esclusione: "Abitualmente annuncio la formazione solamente negli spogliatoi, prima delle partite, ma contro la Svizzera ho parlato prima con Ronaldo: lui è il capitano e ha dato tanto al gruppo, dovevo fare quel faccia a faccia. Abbiamo dialogato lunedì a pranzo nel mio ufficio. Gli ho detto che sarebbe stato comunque importante durante la partita, nonostante partisse dalla panchina. Era contento? No, ma è stata una chiacchierata rilassata. Non mi ha detto in alcun modo di voler lasciare la Nazionale”.
E la strenua difesa del miglior marcatore di una Nazionale (sono 118 i centri con la Selezione lusitana) precede la presentazione della partita contro il Marocco: "Attaccare Ronaldo è ormai una moda, ma lui ha tifato alla grande dalla panchina, esultando dopo le reti realizzate. Lasciatelo tranquillo. Il Marocco è una squadra organizzata, ci sono giocatori di talento al servizio del collettivo. Sarà una partita difficile per tutte e due".
Nelle due sfide iridate tra le Nazionali c'è una vittoria per parte: nel 1986 vinse il Marocco 3-1, nel 2018 fu proprio Ronaldo a decidere il match in Russia.