Federico Chiesa è tornato. Il secondo assist nelle ultime due partite casalinghe, seppur inframmezzate da due mesi per la lunga sosta per i Mondiali, sono il chiaro segnale che a un anno esatto dal gravissimo infortunio al ginocchio, subito il 9 gennaio 2022 a Roma, il calvario e i tanti imprevisti subiti negli ultimi 12 mesi sono ormai alle spalle.
Anche contro l'Udinese l'esterno della Juventus ha trovato spazio solo a partita in corso, ma una sua magia ha offerto a Danilo il più facile dei palloni da spingere in rete, prodromo ideale del probabile debutto stagionale da titolare a Napoli.
Intervistato da Dazn dopo la gara contro i friulani Chiesa ha espresso tutta la propria soddisfazione, acuita dai contrattempi fisici vissuti durante la pausa del campionato: "Purtoppo sono stato fermo quindici giorni durante il ritiro invernale. Per me il 2022 è stato un anno difficilissimo, ma me lo sono messo alle spalle".
La rincorsa scudetto prosegue: "Ora sono concentrato sul campo, devo lavorare di più per tornare ai livelli di prima e per aiutare la squadra a centrare gli obiettivi che ci eravamo fissati a inizio stagione. Non siamo partiti bene, ma ora siamo tornati in carreggiata. Scudetto? Come dice il mister, dobbiamo sempre alzare l'asticella: va bene vincere e non prendere gol, ma per continuare così dobbiamo fare ancora meglio".
Immancabile il ricordo di Gianluca Vialli, ex compagno alla Sampdoria di Chiesa senior e conosciuto da Federico durante Euro 2020: "Il primo pensiero va a Vialli. È stato una grandissima persona, sono stato fortunato ad incrociarlo nella mia vita per quello che ci ha dato e per il campione che è stato, ma anche per quello che ci ha passato a livello umano. All'Europeo è stato un giocatore in più. La vittoria di oggi è per lui".