La peggior sconfitta da allenatore della Juventus arriva per Massimiliano Allegri nelle notte che certifica come il sogno di tornare a inserirsi nella lotta per lo scudetto dopo il pessimo avvio di campionato sia destinato a restare tale e che per il girone di ritorno i bianconeri dovranno accontentarsi di lottare per difendere un posto nella prossima Champions League, vitale anche per motivi di bilancio, e centrabile anche attraverso la vittoria dell'Europa League.
Il 5-1 finale per un Napoli da favola è forse troppo severo per Danilo e compagni, pienamente in partita fino all'intervallo, ma la superiorità tecnica degli azzurri in ogni zona del campo è parsa netta e si è unita a qualche scelta discutibile di formazione da parte dello stesso Allegri, che ha visto la propria squadra incassare in una sera quasi l'intero bottino di reti, sette, subito nelle prime 16 giornate.
Tanta qualità nel Napoli, troppi errori individuali per la Juventus, che per 20 minuti abbondanti ha giocato con un Chiesa fuori dal gioco come esterno a tutta fascia nella prima da titolare dopo un anno.
Intervistato da DAZN al termine della gara del Maradona, Allegri ha ammesso tra le righe che più di qualcosa non ha funzionato, a livello tattico e anche energetico: "Le prime cose buone sono state fatte dopo che abbiamo spostato Chiesa, poi il secondo gol è stato un palla che rimasta lì come il terzo o il quarto. Quando ci sono queste serate non è un caso, stasera siamo mancati a livello di energia. Portiamo a casa la sconfitta e ripartiamo pensando alla Coppa Italia e al proseguimento della stagione in campionato".
C'è pure spazio per i complimenti al Napoli, ma con una frecciatina…: "La sconfitta più pesante della mia carriera? Tutte le sconfitte sono brutte e pesanti, certo subire cinque gol fa male, ma bisogna fare i complimenti al Napoli che ha confermato di meritare il primato. Detto questo, siamo mancati nei contrasti, non abbiamo vinto un duello eppure avevamo avuto una buona reazione nel primo tempo: dopo il 2-1 pensavamo di poterla riprendere, ma non era serata e nel secondo tempo ci hanno fatto gol ad ogni tiro. Il terzo è arrivato dopo una serie di rimpalli e anche sul secondo la palla era rimasta lì. Il Napoli è forte, ma mi sembra che questo sia il loro anno, si vede dai dettagli. Noi non dobbiamo deprimerci, dobbiamo pensare a dove eravamo prima di vincere otto partite di fila".