Stando a quanto riportato da diverse testate online la Procura di Cagliari ha aperto un'inchiesta sulla cessione di un giocatore della Juventus.
Il soggetto dell'inchiesta è Alberto Cerri (attaccante nato a Parma, classe 1996), al Cagliari Calcio.
Il fascicolo, al momento senza la presenza di indagati, ipotizza il caso di reato di falso in bilancio. “I magistrati del capoluogo sardo si sono mossi a seguito della trasmissione degli atti dell'inchiesta torinese sulle plusvalenze alla Juventus, così come avvenuto per competenza a varie procure italiane. L'indagine è stata assegnata al pool che si occupa di reati finanziari” Scrivono SportMediaset e Gazzetta dello Sport.
Secondo quanto riportato dalle prime indiscrezioni la cessione dell’attaccante (attualmente in prestito al Como, decimo in Serie B, allenato da Mister Moreno Longo) avrebbe generato una plusvalenza che oscillerebbe tra gli 8 ed i 9 milioni di euro. Questo processo avrebbe generato un’entrata utile a sanare il bilancio della società bianconera.
Sempre secondo quando riportato da SportMediaset: “Buona parte degli accertamenti sono già stati effettuati a Torino e poi trasmessi a Cagliari per competenza”. La cessione di Cerri, datata 12 luglio 2018, si tratta di un caso legato all’indagine Prisma che coinvolge la Juventus e l'inchiesta è successiva alla trasmissione degli atti dell'inchiesta torinese.
Cerri è soltanto il primo effetto ufficiale che deriva, appunto, dall’indagine Prisma. La quale ha l’obiettivo di fare più chiarezza sui conti della Juventus. A destare sospetti è stata la formula dell’operazione che portò Cerri a firmare con la squadra sarda. A destare sospetto è appunto la tipologia d’operazione: si tratterebbe di un prestito con obbligo di riscatto – a luglio 2018 – per un milione iniziale e 9 una volta raggiunta la salvezza da parte del Cagliari. L’operazione, però, venne completata solo nel febbraio 2019.