E' la sesta partita di fila che la Roma non fa sua, e questo non può che significare l'addio alla zona Champions.
I ragazzi di José Mourinho punteranno così tutto sulla finale di Budapest: alzando la seconda coppa europea nel biennio, saranno automaticamente iscritti alla Champions '23-'24. Queste le dichiarazioni del tecnico portoghese sulla gara contro la Salernitana, che nel mandato di Paulo Sousa è stata battuta solo da Lazio ed Empoli: "Il primo tempo non è stato di grande intensità e voglia di giocare. Forse la colpa è mia, perché ho fatto tanti cambi compromettendo la concentrazione della squadra, ma la situazione non è facile da gestire, c'è una finale da giocare e tanti giocatori stanchi. I cambi sono obbligati e programmati prima della partita. La Salernitana ha giocato come fosse una finale di Champions e questo mi piace: è questo che si deve fare nel calcio. Il risultato non è quello che volevamo: adesso mancano due partite e la finale, che è quella più importante; Firenze è un allenamento da fare bene".
Suona l'allarme per quanto riguarda la presenza di Paulo Dybala contro il Siviglia: "Sta male, non sono ottimista. Possiamo fare la storia: nel calcio non tutti giocano una finale, noi siamo fortunati; non parlo di chi abbiamo eliminato noi, ma di chi è uscito dalla competizione, come Arsenal, Barcellona, Juventus o Manchester United".
Il -10 inflitto alla Juventus non può che essere fonte di polemica: "E' uno scherzo sapere questa penalizzazione a due giornate dal termine, prende in giro la Roma, la Juventus, tutti; non è stato facile per la Juventus, fare punti sul campo, vederseli poi sottratti così a un paio di giornate dalla conclusione. Se me lo avessero detto prima di Monza o della partita contro il Bologna, ci sarebbe stato un altro approccio: con quello che avevamo abbiamo deciiso di puntare tutto sulla Coppa, adesso non si può ritornare indietro. Il campionato è stato falsato, ma non ne voglio parlare ancora".
L'ultima battuta è sull'obiettivo di Thiago Pinto, la Champions: "Vogliamo fare la storia, ma la Champions con 7 milioni di euro non è fare la storia, né un miracolo; è Gesù Cristo che è venuto a Roma e ha fatto una passeggiata in Vaticano".