Monchi, ex ds della Roma ed ora al Siviglia, ha rilasciato un intervista al Corriere dello Sport in vista della finale di Europa League tra gli spagnoli e la squadra di Mourinho: "A Pallotta sarò sempre grato per avermi portato alla Roma, che è un club più grande di quanto venga percepito da fuori. Non mi sentirete mai parlare male di lui né delle altre persone che hanno lavorato con me in quel periodo".
Su Di Francesco: "Per me Eusebio meritava di finire la stagione. Veniva dall’impresa contro il Barcellona e aveva accettato le cessioni importanti che la società gli aveva imposto: Salah, Rüdiger, Paredes, Mario Rui. Per me doveva solo ritrovare fiducia. La proprietà aveva altre idee, perciò pensai che fosse meglio lasciare ad altri la poltrona. E comunque non fu solo Di Francesco il motivo delle mie dimissioni: semplicemente non c’era più sintonia. E la colpa è mia, almeno al 95%. Sarebbe facile oggi per me dire che non mi è stato permesso di lavorare come avrei voluto. Ma non sarebbe la verità. Non entro nei dettagli, mi chiede di Pastore o di altri acquisti che non erano giusti ma io non mi soffermo sul caso singolo. Dico solo che ho sbagliato, non ho saputo rispettare le aspettative che io stesso avevo"