Un anno fa in Slovacchia la corsa dei vari Baldanzi, Miretti e Volpato si fermò in semifinale contro l'Inghilterra, vittoriosa 2-1 e poi campione: stavolta l'Italia di Alberto Bollini non si pone limiti, dopo aver brillato in primavera contro Belgio (2-2) e Germania (3-2).
"Il nostro obiettivo è riprendere il filo conduttore che ci ha condotto alla fase finale" spiega il CT Alberto Bollini a 'TuttoMercatoWeb.com' "A marzo abbiamo firmato un exploit comportandoci da squadra; in pochi pensavano ce l'avremmo fatta, questo ci ha regalato molta autostima. I ragazzi sono motivati, ma ci siamo ritrovati chi il 26 giugno e chi il 28; le nostre avversarie hanno avuto maggiore tempo per stare assieme, il Portogallo è in ritiro dal 12, la Polonia ha svolto tre settimane di raduno e a Malta sono quattro mesi che si allenano tre volte la settimana, come fossero una squadra di Club".
Per avere rinnovata ambizione si deve puntare su ciò che ha permesso agli Azzurri di spiccare il volo: "Il primo step sarà ritrovare certezze di gioco e l'entusiasmo, vogliamo proporre il gioco di marzo, altrimenti sarà difficile fare bene; portiamo avanti il gruppo storico che, grazie all'exploit di marzo, ha in parte accelerato il suo percorso di crescita; Esposito o Pisilli, per esempio, sono riusciti a disputare grazie a quella vetrina il Mondiale U20, mi hanno detto subito di voler giocare l'Europeo dopo la manifestazione in Argentina, mancano Mané e Kumi, ma abbiamo Ndour, che il PSG, a differenza del Benfica, ha lasciato a disposizione. Ha tecnica e strapotere fisico, ci darà sostanza in mezzo al campo: vedo bene gli attaccanti esterni, ci mettono attaccamento alla maglia. In difesa ci sarà Chiarodia: le seconde squadre sono una tappa preziosa, all'estero sfruttano questo 'passaggio' di formazione. Ho pensato di convocare Pafundi, che a marzo era nel gruppo di Mancini, ma non è al meglio e come Guarino deve marcare visita".