Le strade di Carlo Ancelotti e Fabio Capello si sono spesso intrecciate, lavorando a stretto contatto o in ambienti che l'altro conosceva bene: il Milan, la Roma, il Real Madrid e ora una Nazionale.
Se il tecnico di Pieris ha preso le redini di Inghilterra e Russia, l'attuale allenatore del Real Madrid da ieri è in pectore il Selezionatore che guiderà l'assalto del Brasile a un trono Mondiale che manca dal 2022: "Carlo è il più bravo di tutti, per vincere ovunque in Europa devi essere bravissimo; la bottega del Real Madrid è la più difficile, non si può sbagliare, e il Brasile è la stessa cosa, ma ha scelto uno che sbaglia poco. La sua dote è ottenere fiducia dai giocatori: inoltre non gioca mai in un solo modo, ma sfrutta le caratteristiche dei suoi ragazzi. Carlo ha carattere, forza di nervi, pazienza, sa parlare, non ha fretta e soprattutto credibilità".
Questi i consigli da CT: "In una Nazionale manca il tempo per allenare e per creare un gruppo; si deve avere la fortuna di trovare i giocatori in buona condizione, per esempio i miei inglesi correvano come pazzi tutto l'anno e arrivavano scoppiati a fine stagione, un po' come è successo al City contro l'Inter; per vincere devi avere un gruppo con la giusta mentalità e impermeabile alle pressioni di media e tifosi. E' dura perché se sbagli una partita non hai il modo di rifarti dopo una settimana, se va bene hai una chance dopo un mese.. Carlo deve rinnovare e affidarsi a chi conosce, Vinicius, Rodrygo, Militao: ritroverà i vari Casemiro, Richarlison, Marquinhos. Sono giocatori che non avrà difficoltà a seguire, giocano in Europa" spiega a 'La Gazzetta dello Sport'.
Il Real Madrid non corre il rischio di avere alle sue dipendenze una sorta di 'anatra zoppa': "Nessuna distrazione, è preparato e ha la forza di capire quello che deve fare e come; il Brasile sarà lo stimolo per lasciare Madrid con una buona stagione. A Madrid non c'è tempo per pensare".