Contro la Polonia l'Italia di Mister Bollini si gioca tutto: nonostante la scoppola rifilata dal Portogallo, agli Azzurri basterà pareggiare la terza sfida del Girone per approdare alle semifinali, ma Iacopo Regonesi invita i compagni a non fare calcoli a 'Tuttosport': "E' la partita più importante, perché sarà decisiva per il torneo; nel girone di qualificazione abbiamo superato la Polonia, che vorrà prendersi la rivincita, ma il passo falso contro il Portogallo ci impone di dimostrare le nostre qualità. Mi aspetto una gara tesa, con la Polonia che premerà dall'inizio: ci saranno 34 gradi, il caldo si farà sentire. Giocheremo però su un campo normale, rispetto al sintetico di qualche giorno fa; si percepiva quasi un caldo raddoppiato, era un sintetico di vecchia generazione".
Nel cammino di un giovane le tappe sono intermedie se non vuoi perdere di vista l'obiettivo di essere un professionista, e così vale per le squadre, che devono fare esperienza dei passi falsi e delle imprese, che la Nazionale ha conosciuto in questo torneo (Portogallo) e nella fase eliminatoria (Belgio e Germania battute a sorpresa): "Siamo cresciuti come gruppo, il nostro è un percorso che ha portato miglioramenti nei singoli; siamo partiti in salita, ma abbiamo messo a posto ciò che non funzionava e reagito bene. A livello personale ho tanti sogni, ma per puntare a quelli ho il compito di mettere mattoncino dopo mattoncino verso i singoli obiettivi: è chiaro che tutti si augurano di vincere con la Nazionale Maggiore, o una Champions, o lo Scudetto. Da bergamasco sarebbe fantastico esordire davanti al popolo atalantino: seguo i consigli di papà, era il mio idolo. Da centrale mi trovo bene, ma mi adatto come terzino, o come braccetto in una difesa a tre. Tra i modelli ci sono i nerazzurri che indossano la maglia azzurra, penso a Cittadini, Okoli e Scalvini: loro hanno più esperienza e tante presenze nel calcio dei grandi, proviamo a vincere questo Europeo e a metterci nel solco da loro tracciato".
