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Serie C, Di Carlo si presenta alla Spal: “Gran senso di responsabilità”

Dopo l’ufficialità con la Spal il tecnico si presenta in conferenza stampa: “In questo stadio bisogna giocare per vincere, sempre, bisogna trovare quella mentalità”

Dopo l’ufficialità dell’incarico di nuovo allenatore della Spal, il tecnico Domenico Di Carlo si presenta in conferenza stampa davanti ai nuovi giornalisti ed ai nuovi tifosi.

Ecco le prime dichiarazioni dell’allenatore che sposa il progetto della Spal in Serie C: “Oggi è un giorno di ripartenza per tutti. Insieme al direttore Fusco e alla società cercheremo di riaccendere l’entusiasmo dell’ambiente e di chi lavora per la Spal. Lo stesso entusiasmo che ho trovato nella dirigenza e che mi ha convinto a dire di sì quando mi hanno chiamato. Qui c’è un gran senso di responsabilità e di serietà, qualità che per me sono il mio pane quotidiano“. 

Prosegue poi l'allenatore: “Il gioco sarà la cosa più importante perché è in esso che i giocatori dovranno trovarsi e identificarsi. Ci dovremo sporcare le mani e prepararci a ogni battaglia perché la Serie C è un campionato difficile e per affrontarlo serve un gruppo duttile e granitico. L’entusiasmo a cui mi riferisco si riaccende con la volontà e con la passione, ma anche trovando giocatori che incarnino l’imprevedibilità a livello offensivo o la solidità difensiva, perché i campionati si vincono con venticinque vittorie e massimo tre sconfitte e contro di noi tutte daranno il 110%”, riporta il sito online Estense.

Parlando poi dello Stadio Paolo Mazza, Di Carlo non ha dubbi: “In questo stadio bisogna giocare per vincere, sempre, bisogna trovare quella mentalità che fino al 95° ci porti a battagliare contro qualsiasi squadra. La maglia della SPAL va sudata e rispettata perché siamo professionisti e perché qui bisogna andare forte. Sarà un percorso lungo, al di là del girone in cui verremo inseriti e servirà pazienza perché l’80% delle retrocesse in C non sono mai riuscite a salire subito, ma se costruiremo una mentalità vincente possiamo crederci”.

Conclude poi analizzando il mercato: “Antenucci è un giocatore che ha un grandissimo legame con la città, ha valori umani e tecnici eccezionali e in questi casi l’età non conta. Poi per il resto sono in piena sintonia e fiducia con il direttore. A lui dico le caratteristiche che mi servono e poi eventualmente ci confrontiamo. L’idea è quella di giocare con la difesa a quattro, tre centrocampisti e poi davanti dipenda da quello che riusciremo a trovare, ma di sicuro mi piacerebbe avere giocatori duttili“, riporta Tuttomercatoweb.

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