Francesco Pio Esposito è reduce da una finale persa con la maglia della Nazionale; l'Uruguay un mese fa vinse il titolo iridato U 20 contro la banda Nunziata: "Sono orgoglioso di raggiunto due finali così importanti a poche settimane di distanza; a livello personale sarebbe una rivincita vincere contro il Portogallo. La sconfitta in finale però non ha cancellato il cammino e i ricordi del gruppo U 20. Giocheremo senza paura, abbiamo la fame di chi sa quale cammino ha dovuto intraprendere per arrivare in finale. Serve mettere tutto in campo, un'Italia che ha il giusto atteggiamento è un avversario tosto per chiunque: spero che il gol rimasto in canna in semifinale arrivi in finale".
Questo il punto che accumuna i due Selezionatori, Nunziata e Bollini: "Ringrazio i Mister perché hanno creduto in me sino dalla prima volta che mi hanno visto, nonostante sia sotto età; una loro caratteristica comune è che hanno saputo forgiare un gruppo coeso, in campo e fuori. I miei sogni? Ogni ragazzo vuole esordire e giocare a lungo in Serie A, per conquistare poi qualche trofeo con la maglia della Nazionale: i miei fratelli sono l'esempio, li ho sempre seguiti sugli spalti: con l'Inter ho saltato gli ultimi appuntamenti per venire in Nazionale, abbiamo pagato una partenza balbettante, è un peccato perché un club così importante deve essere sempre competitivo".
Suona la carica Giacomo Faticanti, capitano dell'Italia: "La finale si gioca con la testa" spiega anche lui a 'Tuttosport' "Siamo andati avanti grazie al gruppo, su quello punteremo contro il Portogallo".
C'è entusiasmo tra gli Azzurri, lo conferma Cher Ndour al 'Corriere dello Sport': "Giocheremo all'attacco, vogliamo dominare la partita e vedrete una grande Italia. In Portogallo danno molto spazio ai giovani, è questo il segreto: sono andato dal Benfica al miglior club del mondo, ma penso solo ad arrivare a Parigi da campione d'Europa. A differenza di tanti altri, il gruppo ha sempre creduto in un trionfo azzurro".