"Non si deve rinunciare assolutamente a Vlahovic per prendere Lukaku": è l'avvertimento di Cesare Prandelli dalle colonne de 'La Gazzetta dello Sport' alla dirigenza bianconera "Parlo da un punto di vista tecnico e della prospettiva dei due giocatori, Romelu mi piace e nel calcio non mi stupirebbe il suo arrivo a Torino: non so però se ci siano valutazioni economiche in merito. A Dusan nell'ultima stagione è mancata continuità fisica e la squadra: lo devono servire al meglio, lui ha il compito di finalizzare; sa fare gol, attacca bene la profondità e ha un gran sinistro, è un capitale da valorizzare. Poi ha 23 anni e in prospettiva potrebbe essere più forte di Lukaku: quando avrà meno ansia, varrà più di 100 milioni".
E' il duo con Chiesa che fa la differenza: "La coppia con Chiesa è devastante: Federico è un attaccante, sono dettagli che parta largo, o giri attorno al centravanti; vale 15 gol e 15 assist, con Vlahovic possono toccare quota 45 reti".
Il progetto Juventus si basa su due punti fermi, al di fuori del campo: "Spiace vedere finire fuori rosa uno ce ha vinto 8 Scudetti e scritto la storia della Juventus, non capisco come mai non si siano parlati con Bonucci per programmare questa scelta, o meno; Max non va messo in discussione, anche nell'ultima stagione ha tenuto ferma la barra e il gruppo non ha sbracato. Giuntoli è il migliore, mi piace perché parla poco".
L'ex CT della Nazionale fa le prime carte al campionato: "Non amo commentare il mercato. Il Milan ha cambiato molto, ma Pioli ha i tempi giusti per amalgamare la squadra, hanno idee chiare; l'Inter cambierà in due-tre ruoli, ma avere per un altro anno Inzaghi faciliterà l'assestamento, Frattesi è un big; la favorita rimane il Napoli, ma mi aspetto molto da Lazio e Roma".