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Ranieri pensa sempre al calcio e a salvare il Cagliari

A 71 anni ha la stessa voglia di sempre: “La A è un patrimonio, tutti dobbiamo aiutare il Cagliari”.

Lo scorso anno ha regalato al Cagliari una gioia immensa: tornare in Serie A al termine di un play-off emozionante. Oggi, il 71enne Ranieri ha un altro sogno da realizzare, ovvero riuscire a conquistare la salvezza e restare nella massima serie con il suo amato Cagliari: "Salvarsi sarà dura. Il termine libecciate l’ho inventato qui. Intendo dire che dobbiamo stare tutti uniti quando c’è burrasca. Le libecciate sono pericolose. Io sarò pure stimato ma da solo non ce la faccio. La A è un patrimonio, tutti dobbiamo aiutare il Cagliari", le sue parole alla Gazzetta dello Sport.

In effetti, il Cagliari dovrà impegnarsi molto per non retrocedere, anche perchè la concorrenza si è fatta ancor più di qualità: "Si gioca a mille all’ora. Corrono pure i campioni, ma il 10 che inventa la giocata ci sarà sempre. Tutti pressano e vogliono iniziare dal basso. Non dico non sia giusto, ma prima di mettere in apprensione i giocatori ci penso. Se tutti pressano per rubar palla, se non ho quelli del City a palla ferma non parto dal basso".

Ranieri non ha paura. Dall'alto della sua esperienza, si sente pronto a fare tutto quello che è in suo potere per regalare al Cagliari un'altra gioia irrefrenabile. Il navigato tecnico ha in mente solo il calcio: "Quanto ci penso? 25 ore. A casa vedo, riguardo, parlo con lo staff. Quando non vedo penso. Sono metodico".

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