Durante la trasmissione di Radio Cusano Campus, l'ex patron della Sampdoria ha voluto mandare un messaggio a Radrizzani: "Ha un debito che deve onorare. Ora sembra quasi che voglia fare un film sul salvataggio della Sampdoria, ma lui non ha salvato niente. Voglio ricordare che ha preso la Sampdoria con i soldi del paracadute, poi ha pagato gli stipendi vendendo anche un po’ di giocatori. Sono io che mi sono accollato 200 milioni di debiti, ma nonostante questo mi sono venuti a dire che la Samp l’ho pagata un euro. Mi auguro che si risolva questo problema soprattutto per i tifosi della Sampdoria".
Sulla Roma ha poi sottolineato: "Ho sbagliato a dichiarare la mia fede romanista. Di errori nella carriera ne ho fatti tanti ma gli sbagli li fa chi lavora. La mia romanità accentuata non è stata gradita e io invece di fare un passo indietro e cercare di capire, ho continuato ad essere così com’ero. Dunque ad oggi dico: ‘Mai nella vita calcistica presentare un Ferrero che dice quello che pensa. È sbagliato. In questo paese non c’è merito. La meritocrazia non esiste, mi hanno addossato tante colpe. La verità è che ho commesso due grandi errori: rivelare la mia fede romanista e dire che l’inno della Samp non mi piaceva".