"I primi calci al pallone Federico li ha tirati con me e suo papà sui campi di Collecchio, avrà avuto 2-3 anni" ricorda uno sgambettante Federico Chiesa a 'La Gazzetta dello Sport' Hernan Crespo, compagno di reparto di papà Enrico "Lui e Dusan sono calciatori forti che si integrano bene, come facevamo noi, ma Enrico era più attaccante rispetto a suo figlio; aveva il sano egoismo che deve avere chi sta nel cuore delle difese avversarie. Ha le doti per diventare una seconda punta simile, ma deve segnare di più. Sono una coppia che dialoga bene in velocità, parla la stessa lingua tecnica; il calcio è un gioco abbastanza semplice, unendo un attaccante tecnico e potente e uno molto mobile spesso raggiungi un buon risultato".
Se la coppia di Massimiliano Allegri può farsi già valere in campionato, è meno chiaro ora il ruolo che Luciano Spalletti deve riservare all'ex Fiorentina in Azzurro: "Il tandem migliore della Serie A è quello che associa Lautaro e Marcus Thuram, un altro con cui ho tirato qualche calcio a Parma; quello bianconero vale Dybala – Lukaku, col vantaggio che la Juventus è più squadra della Roma, la manovra della squadra perciò può supportare meglio gli attaccanti. Di Federico apprezzo la velocità e il tiro secco: è essenziale, in Nazionale lo immagino seconda punta. Se Allegri avesse quei due e noi due? Giocheremmo noi, gli attaccanti degli anni Novanta avevano maggiore dote tecnica e si misuravano con marcature meno blande".
Nei tre anni in Emilia (1996 – 1998) Crespo e Chiesa toccarono quota 109, 55 gol il primo, 54 il secondo.