In estate era stato praticamente un giocatore dell'Inter, poi il pasticcio con il papà e il ritorno all'Udinese. Lazar Samardzic, a Sportweek, ha voluto precisare perché è saltata la trattativa con i nerazzurri: “Non è mai stato un problema di soldi. Io so quello che è successo, ma ormai è passata e non voglio più parlarne. Sono uno che pensa positivo”.
Adesso c'è da pensare al presente: “L'Udinese è una squadra forte, un club organizzato, se resto ancora un anno è perfetto per me. Voglio fare un gran campionato qui, poi vedremo".
Su Sottil: "E’ vero, è troppo tattico, ma questa per me è uno stimolo. Per rompere linee di difesa così strette, devi fare più uno contro uno. Io mi sento cresciuto, grazie al calcio italiano. Qui anche un giocatore di quale come me deve saper fare la fase difensiva. E’ un aspetto del gioco che mi mancava, che sto migliorando e che mi ha completato. Sono contento di fare la mezzala, ma è vero che a volte vorrei giocare più vicino alla porta, perchè mi piace molto fare gol, di natura mi sento un trequartista. Se ne parlo con Sottil? No. Non parlo mai de mio ruolo con Sottil. Lui decide e io faccio quello che mi dice".
