Mattia Felici, esterno offensivo della Feralpisalò, si è raccontato ai microfoni di pianetaserieb.it ed ha raccontato il suo passato ed i suo presente con il club lombardo.
“La gavetta che ho fatto mi ha aiutato tanto anche se in quel Palermo in Serie D sembrava di essere già in B. Sono andato in Sicilia su indicazione di Liverani che allora allenava il Lecce, successivamente ho avuto due infortuni e sono stato un anno e mezzo fermo, per poi beneficiare della tappa alla Triestina e dell’approdo alla Feralpisalò”.
Prosegue poi Felici: “Sto lavorando tanto per dimostrare di meritare la permanenza in questa categoria, dopo aver giocato in D e in C. Punto costantemente a migliorare, così da farmi trovare pronto quando chiamato in causa. Credo che la mia crescita necessiti di ulteriori step, come quello che riguarda il lavoro difensivo per arrivare a giocare anche da quinto di destra a centrocampo. Sono tutte cose che si aggiungono al mio bagaglio”.
Per quanto riguarda l’ambientamento ed il rapporto con mister Vecchi: “La società è per l’appunto considerabile nuova, il direttore è giovane e sa parlare con noi calciatori, ha un ottimo approccio comunicativo. Magari non abbiamo tanti tifosi, dunque questo non genera pressioni ed è ideale per un giovane. Posso dire di trovarmi molto bene. Vecchi è un sergente (ride, ndr). Davvero preparato, ci fa giocare bene a calcio. Con lui si lavora molto duramente, secondo me avremmo meritato qualcosa in più rispetto a quanto finora raccolto”.
Conclude poi il giocatore: “Abbiamo capito cosa significhi giocare in Serie B, difatti ultimamente abbiamo fornito prestazioni di livello, come per l’appunto il primo tempo nel derby, dove abbiamo messo sotto il Brescia, che probabilmente non avrebbe recuperato la partita se fossimo riusciti ad andare sul 2-3 a 0. Secondo me avremmo meritato almeno 2-3 punti in più”, riporta Tuttomercatoweb.