In una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha parlato della decisione di andare avanti con Rudi Garcia: "Nella vita si possono avere dubbi, se c’è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità. Le scelte di quest’estate sono state mie, prese con i nuovi collaboratori. Però da qui a parlare di cambio di allenatore… Un cambio di guida tecnica è sempre traumatico e poi non ci sono in giro tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la difesa alta come successo con Sarri e Spalletti che ci hanno deliziato".
Però alla Luiss aveva parlato di un momento no con il tecnico.
"Perché era un momento no, di grande mio interloquire con il mio specchio: cosa c’è che non funziona? Come mai in questa partita tanti errori? Un uomo deve dirsi la verità, gli altri non c’entrano nulla. Ci prendiamo la responsabilità delle scelte, la cosa più facile sarebbe stato prendere un altro allenatore, ma magari si faceva più confusione. E qualcuno avrebbe parlato di “segnale alla piazza”. Ma i tifosi sono molto più intelligenti di quello che uno pensa, quindi uno deve essere operativamente sincero, non bisogna raccontare le frottole".
E ora è cambiato il momento?
"Ora è un momento sì, Garcia si è sentito al centro delle critiche dei media e mi sono dovuto affrettare a tendergli la mano. Gli ho detto: non ti preoccupare, tu vai avanti. Sono stati commessi degli errori, ma noi ci auguriamo non vengano ripetuti e noi siamo qui a darti supporto".
Però possiamo confermare che ci sono stati dei contatti con Antonio Conte?
"Non mi chiedete di Conte, sarebbe un’azione di disturbo in questo momento. Con lui abbiamo fatto delle vacanze alle Maldive anni fa. Abbiamo mantenuto dei rapporti, ci sentivamo anche quando stava in Inghilterra. Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja. Il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce".