ISERLOHN – Un messaggio per sgombrare il campo dalle ombre e dai fantasmi. Soprattutto dalle polemiche. Mentre lo accusano di temere le spie, Luciano Spalletti apre l’allenamento a pubblico e giornalisti. “Buonasera a tutti”. Apre così, con un saluto il pomeriggio di allenamento il ct azzurro. È il primo giorno di lavoro per preparare la partita con la Svizzera: dopo la colazione e la riunione video per studiare l’avversario, dalle 17 squadra in campo. Senza restrizioni. E con duecento tifosi ad incitare la squadra. “Spallettiiii”, urlano in coro, lui alza la testa e saluta.
Partitella con i ragazzini del Borussia Dortmund
Una battuta all’orecchio a Zaccagni, col sorriso, quasi a dirgli un grazie ulteriore dopo quello sussurrato nell’abbraccio di fine partita. Poi, partitella contro i ragazzini del Borussia Dortmund: in campo chi non ha giocato o ha giocato poco. Ma un’indicazione c’è: 3-4-2-1 con Gatti, Mancini e Buongiorno in difesa, Bellanova e Cambiaso sulle fasce, Fagioli e Pellegrini in mezzo, poi Frattesi e Chiesa dietro a Scamacca. Prestati ai giovani tedeschi invece Cristante, El Shaarawy e Folorunsho.