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Inter, la guida al mercato. Ecco il gioco delle coppie: ruolo per ruolo, chi esce e chi entra

Marotta al Gran Galà di apertura del calciomercato: “La squadra è pronta, ma il bello del calcio è che è imprevedibile”. Ausilio: “Siamo campioni in carica, sarebbe ridicolo non ammettere di correre per lo scudetto”

Il primo passo, dopo Taremi e Zielinski già prenotati lo scorso inverno, sarà l’arrivo del portiere Martinez, oggi al Genoa, come sostituto di Audero. Due settimane prima dell’inizio del ritiro alla Pinetina, l’Inter della stagione cominciata ieri è già delineata. “Abbiamo agito molto velocemente, grazie al ds Ausilio e al suo vice Baccin. Definito il portiere, che dovrebbe essere Martinez, la squadra sarà pronta per partire”, ha detto il presidente nerazzurro, Beppe Marotta, al Gran Galà di apertura del calciomercato, che finirà il prossimo 30 agosto. In pratica, al via, il club campione d’Italia ha già fatto quasi tutto. Anche se le sorprese sono la regola.

Marotta: “Non abbiamo necessità di cedere”

Che qualcosa possa ancora accadere, è lo stesso Marotta ad ammetterlo: “Noi abbiamo una proprietà forte come Oaktree, non abbiamo delle necessità di cedere. Ma la cosa bella nel mondo del calcio è l’imprevedibilità. E quando parlo di imprevedibilità parlo anche in entrata, non solo in uscita”, ha detto. E sul rinnovo del contratto di Inzaghi, di cui si stanno discutendo i termini, ha aggiunto: “C’è un ottimo rapporto, c’è una negoziazione in atto, ma fa parte di certe dinamiche, con il massimo rispetto tra le parti. Inzaghi meriterebbe anche moltissimo, ma poi bisogna fare i conti con l’equità di valutazione e di giudizio”.

Ausilio: “Sul portiere Martinez stiamo discutendo”

Sempre da Rimini, il direttore sportivo Piero Ausilio ha detto: “Chi dice che il mercato dell’Inter è già finito, pensando di fare una battuta, non ci va molto lontano. Certo, poi vedremo: il mercato è fatto di opportunità, fino all’ultimo non si sa mai se può succedere qualcosa di imprevedibile”. Poi ha fatto un’analisi della rosa attuale: “Abbiamo due giocatori per ruolo e siamo ampiamente coperti, abbiamo anche giocatori che tornano dai prestiti e non fanno parte del progetto. Con Taremi e Zielinski saremo ancora più competitivi”. Quanto ai tempi per l’arrivo del portiere Martinez, ha chiarito: “Non mi piace dare delle date, quando e se mai si chiuderà, si definirà. Ma stiamo ancora discutendo su qualcosa”.

Ausilio: “Non ci nascondiamo, vogliamo lo scudetto”

Il ds nerazzurro ha anche parlato delle ambizioni dell’Inter nel campionato che comincerà a metà agosto: “L’Inter come altre quattro o cinque squadre è lì. Se dopo avere vinto lo scudetto indicassi come il nostro obiettivo la qualificazione in Champions sarei ridicolo. Non vuol dire per forza che vinceremo ancora, ma faremo di tutto per essere lì. Ed è il pensiero anche di chi non lo dichiara questo. Siamo i campioni in carica e ci riproveremo. I favoriti non esistono, ogni campionato ha una storia a sé. Juventus, Napoli, Milan, Atalanta ma anche la Roma, tutte faranno di tutto per vincere. Poi qualcuno lo dirà e qualcuno no”.

Ruolo per ruolo

I manager dell’Inter, in accordo con l’allenatore, hanno lavorato con grande anticipo. Al posto di Stefano Sensi, che nella scorsa stagione ha giocato appena cinque partite, già all’inizio dell’anno ha bloccato Zielinski, svincolato dal Napoli, che ha già sostenuto le visite mediche e sarà presentato a breve come nuovo giocatore nerazzurro. Lo stesso schema è stato utilizzato per rimpiazzare Sanchez, che dopo avere giocato appena 1.110 minuti nel 2023/24 non rinnoverà, con Taremi, centravanti iraniano ex Porto, per cui si attende solo l’annuncio ufficiale.

Il momento di Buchanan

Chi all’Inter è stato sostituito a tutti gli effetti già nel corso del campionato concluso è stato Cuadrado, arrivato a parametro zero la scorsa estate dopo otto anni di Juve, con canadese Buchanan. Il canadese, impiegato per lo più in fascia sinistra, ha giocato appena 151 minuti in dieci partite, tutte in Serie A, segnando anche un gol. Ma ancora non ha fatto vedere molto del suo repertorio: la velocità palla al piede, la capacità nel saltare l’uomo e l’abilità nell’inserirsi in area. Salvo improbabili prestiti, nella stagione che sta per cominciare avrà modo di mettersi in mostra.

Il jolly si sposta: dal centrocampo all’attacco

Lo scorso anno, non fidandosi della tenuta fisica di Sensi, i dirigenti nerazzurri presero come settimo centrocampista Klaassen. L’olandese non ha trovato posto nelle rotazioni del reparto, giocando appena 352 minuti. E non sarà rinnovato. L’orientamento dei manager interisti, per la stagione che sta per cominciare, è giocarsi il jolly non in centrocampo ma in attacco, con l’inserimento in rosa di una quinta punta.

Il puzzle dell’attacco

È proprio in attacco che la situazione è più fluida: oltre ai titolarissimi Lautaro e Thuram, è in arrivo Taremi, di cui si è detto. Per Correa, che volentieri l’Inter accompagnerebbe alla porta, ci sono dimostrazioni d’interesse in Turchia e in Argentina, ma ancora nessuna offerta concreta. E il destino di Arnautovic è da definire. Un giocatore che a Inzaghi piace molto è Gudmundsson del Genoa, ma ha problemi fuori dal campo (un procedimento in Islanda per violenza sessuale) e costa caro. La formula gradita ai nerazzurri sarebbe il prestito con diritto di riscatto.

Il futuro di Valentin Carboni

Un modo semplice per arrivare a Gudmundsson per l’Inter sarebbe la cessione di Valentin Carboni, ora in nazionale argentina in Copa America, dove Messi ne ha parlato benissimo. Finito il torneo, sarà a disposizione di Inzaghi, che dovrà decidere se tenerlo in rosa. Di certo, il ragazzo vuole giocare. “Su Carboni aspettiamo finisca la Copa America, si deve divertire e se la deve godere, siamo contenti e sbirciamo le partite, insieme a lui e alla famiglia quando tornerà si discuterà insieme. Non esclusa anche la possibilità di restare con noi, certo”, ha detto Ausilio. Che si è invece espresso in termini differenti su un altro giovane promettente, Oristanio: “Siamo orientati a dar fuori Oristanio, poi vediamo la formula. Venezia e Cagliari? Ci sono altre due squadre di Serie A e anche all’estero, è importante, l’ultimo dei problemi è dove mandarlo, stiamo valutando dove mandarlo”.

Dumfries e l’ipotesi rinnovo

Altra incognita: il futuro di Denzel Dumfries, il cui contratto scadrà il 30 giugno 2025. È Probabile che l’olandese e il club trovino l’intesa per il rinnovo, ma un’offerta offerta congrua per il suo cartellino sarebbe valutata. E resta sulli sfondo anche l’ipotesi, ovviamente sgradita all’Inter, che il giocatore arrivi a scadenza e poi fra un anno, da svincolato, scelga una nuova squadra. Dice Ausilio: “Sia noi che lui vorremmo trovare un accordo per un nuovo contratto. Scade nel 2025, l’idea è di allungarlo e migliorarlo, trovando una soluzione che vada bene a tutti. A volte viene sottovalutato, ha dato un grande contributo all’Inter e ha sempre accettato tutte le scelte con grande professionalità”.

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