Sfuma il sogno dell’Austria di rimettere piede nei quarti in una grande competizione internazionale dopo 70 anni (l’ultima volta fu ai Mondiali di Svizzera 1954). A sfidare l’Olanda a Berlino il 6 giugno sarà la Turchia di Montella che a Lipsia s’impone 2-1 grazie a una doppietta di un ispirato Demiral e rimette piede tra le migliori 8 in Europa dopo 16 anni. Per il ct italiano la vittoria ha il sapore della rivincita visto che a marzo, in un’amichevole a Vienna, era stato umiliato dalla squadra di Rangnick che si era imposta con un roboante 6-1.
«la cronaca della partita»
Montella lancia Kokcu al posto di Çalhanoglu
Costretto a rinunciare a Akaydin e a Çalhanoglu, squalificati, Montella si è consolato restituendo una maglia al centro della difesa al rientrante Bardakci e sulla trequarti ha dato spazio a Kokcu. Sul fronte opposto Rangnick ha cambiato qualcosa in difesa preferendo Danso e Mwene a Wober e Prass, ha rilanciato dal primo minuto a Baumgartner, abbassando Sabitzer in mediana, e nel trio alle spalle di Arnautovic ha messo Laimer al posto dell’appiedato Wimmer.
È subito Demiral, Baumgartner manca il pari
La strada si è messa subito in discesa per la Turchia che al primo affondo, dopo appena 58 secondi, è passata: sugli sviluppi di un angolo, la difesa austriaca ha pasticciato, Pentz ha evitato sulla linea l’autogol di Baumgartner ma nulla ha potuto sul tap-in da pochi passi di Demiral. L’Austria ha provato a replicare immediatamente per le rime ma, in occasione di un altro corner, Baumgartner da due passi non ha trovato il tempo giusto per spingere in rete un pallone che ha attraversato lo specchio della porta. Passata la paura la Turchia ha ripreso coraggio, sfiorando il raddoppio ancora con Demiral su altro angolo. Incapace a lungo di ritrovare lucidità nelle trame offensive, solo in pieno recupero l’Austria è tornata a farsi pericolosa, ancora con Baumgartner che ha messo di poco a lato un suggerimento dalla destra di Posch.
Demiral raddoppia, Gregoritsch accorcia invano
Evidentemente scontento, Rangnick nell’intervallo ha lasciato negli spogliatoi Mwene e Schmid e ha inserito Prass e Gregoritsch. Le mosse hanno rinfrancato l’Austria che è tornata in campo con ben altro piglio costringendo Gunok a una prodezza per evitare il pari di Arnautovic. ‘Das Team’, però, si è dovuta inchinare alla serata di grazia di Demiral che prima ha respinto un tiro potenzialmente pericoloso di Posch e poi, su un altro angolo di Guler (59′) ha staccato imperioso di testa siglando il 2-0. L’Austria non si è abbattuta e al 66′ è rientrata in partita proprio con uno dei subentrati, Gregoritsch, che si è fatto trovare pronto sul secondo palo sulla sponda aerea di Posch sugli sviluppi di un nuovo corner. L’assalto finale della squadra di Rangnick ha prodotto una sola vera vera occasione per pareggiare, proprio all’ultimo secondo di recupero (94′): Gunok, però, con una prodezza ha negato il pari al colpo di testa di Baumgartner che, così, non scorderà mai una partita, per lui, da incubo.
Il tabellino di Austria-Turchia
Austria 1 (21’ st Gregoritsch)
Turchia 2 (1’ pt e 14’ st Demiral)
Austria (4-2-3-1): Pentz 6 – Posch 6, Danso 6, Lienhart 4.5 (19’ st Wöber 6), Mwene 5.5 (1’ st Prass 5) – Seiwald 5.5, Laimer 6 (19’ st Grillitsch 6.5) – Schmid 6 (1’ st Gregoritsch 5.5), Baumgartner 5.5, Sabitzer 6 – Arnautovic 4. Ct Rangnick 6.
Turchia (3-4-3): Günok 8 – Ayhan 7, Demiral 8.5, Bardakci 7.5 – Müldür 6, Yüksek 6.5 (13’ st Özcan 6.5), Kökcü 6.5 (38’ st Kahveci sv), Kadioglu 7.5 – Yilmaz 6.5, Arda Güler 7 (34’ st Aktürkoglu sv), Yildiz 6 (34’ st Yokuslu sv). Ct Montella 7.
Arbitro: Soares Dias (Por).
Note: ammoniti Kökcü, Schmid, Yüksek e Lienhart. Spettatori 38.305.