MILANO – È in città da ieri sera. Questa mattina farà le visite mediche alla clinica Humanitas, poi sarà alla sede del Coni per l’idoneità sporiva e da lì andrà al quartiere generale nerazzurro per le firme sul contratto. Ma chi è Josep Martinez, portiere scelto dai manager interisti per fare da vice a Yann Sommer e un giorno sostituirlo? Dall’infanzia alle passioni, le curiosità sullo spagnolo arrivato all’Inter dal Genoa.
Lo chiamavano sigaretta
Josep Martinez lo scorso 27 maggio ha compiuto 26 anni. È nato ad Alzira, cittadina di 44mila abitanti nella comunità autonoma di Valencia. Da bambino lo chiamavano “sigaretta”, per la tendenza a buttarsi per terra, emulando i tuffi del padre, portiere a sua volta. Cresciuto nelle giovanili del Barcellona, si è sviluppato tardi, raggiungendo solo da adulto l’altezza attuale di 191 centimetri. A 19 anni è stato acquistato dal Las Palmas in Segunda division, che il 22 gennaio 2020 lo ha venduto al Lipsia. In Germania ha giocato appena quattro gare, ma di quel periodo dice: “Ho imparato e sono cresciuto tantissimo”.
L’amicizia con Gudmundsson
Nell’estate del 2022 Martinez è stato ceduto dal Lipsia al Genoa con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Dopo un avvio difficile, in cui il suo vice Semper gli ha tolto il posto, gioca da influenzato una gran partita contro il Bari, decisiva per la promozione in Serie A dei rossoblù. È molto amico del’’attaccante Gudmundsson, altro obiettivo di mercato dell’Inter. Intanto nel 2021 aveva esordito con la nazionale maggiore spagnola, in un’amichevole con la Lituania. Alla base della sua convocazione, il fatto che il portiere titolare avesse il Covid.
Selfie e gelato al pistacchio
Precocissimo nell’imparare l’Italiano, Martinez lo capiva dopo due mesi a Genova e dopo quattro lo parlava quasi correttamente. Quando gli si chiedeva quale fosse il suo gelato preferito, prima di Natale 2022, rispondeva “pistaccio”, ma era già in grado di fare interviste. Pur essendo di carattere molto riservato, è sempre stato uno dei più disponibili fra i giocatori genoani a chiacchierare con i tifosi e posare per selfie. Ma non è per questo che l’Inter l’ha scelto: oltre ad avere ottimi riflessi – che ai tempi del Lipsia ha dimostrato sfidando i compagni su una pista da kart – è abile nel gioco coi piedi, caratteristica a cui tiene molto il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi.
L’ex allenatore: “Ha intuito e agilità”
Intervistato dal quotidiano Tuttosport, l’allenatore Pepe Mel, che lo ha cresciuto a Las Palmas, racconta: “L’ho allenato quando era un ragazzino. Si tratta di un magnifico portiere. Le sue abilità tra i pali dipendono dall’essere molto intuitivo, agile, è forte anche nell’uno contro uno. Sa leggere davvero bene le partite, comanda ottimamente la difesa, è capace di dialogare con i difensori e con gli altri compagni di squadra. Trova sempre il migliore posizionamento, è insomma un portiere che maneggia alla grande tutto quello che concerne l’interno dell’area di rigore”.