Questo sito contribuisce alla audience di
 

Erdogan a Berlino: il Sultano sfida la Uefa dopo il gesto del lupo di Demiral

Il presidente sarà allo stadio per la partita tra Turchia e Olanda dopo le accuse contro il difensore che, secondo la Bild, sarà squalificato per due giornate

BERLINO — Una visita imprevista e improvvisata che ha tutto il sapore della provocazione. Nella tribuna d’onore dell’Olympiastadion siederà sabato anche Recep Tayyp Erdogan. E non verrà a Berlino per incontrare il cancelliere Olaf Scholz o il presidente Frank-Walter Steinmeier, ma solo per assistere a quarti di finale degli Europei, alla sfida della Turchia contro l’Olanda. Il presidente turco ha prenotato in fretta e furia l’aereo per la Germania dopo l’incidente diplomatico che ha gettato una nuova, pesante ombra sui rapporti tra Berlino e Ankara. E quella del Sultano è una risposta stizzita all’indignazione espressa dal governo Scholz e all’irritazione della Uefa per il saluto dei “Lupi grigi” di Merih Demiral, che ora rischia una squalifica. Anzi, secondo la Bild è già stato fermato e salterà due giornate (anche se la disciplinare non si è ancora riunita): una dimostrazione di potere e un gesto di stizza verso il Paese che ospita la più grande comunità turca al mondo.

Perché Erdogan va a Berlino

Quello che spera Erdogan è ovvio: una selva di mani sollevate dagli spalti, una marea di dita giunte nel segno del lupo, un moto di cupa solidarietà verso l’autore dei due gol contro l’Austria, nel segno degli ultranazionalisti turchi che in Germania, a causa del loro antisemitismo e del loro odio feroce contro curdi e armeni, sono classificati come un movimento di estrema destra. Ma che ad Ankara siedono nel governo di Erdogan nella loro versione istituzionale, il partito Mhp. I media turchi gridano al “razzismo”, dopo le parole durissime della ministra dell’Interno Nancy Faeser, che aveva chiesto l’intervento della Uefa contro Demiral. E la visita di Erdogan in una situazione delicatissima è un triste deja vu.

Erdogan e il sostegno dei turchi di Germania

Il Sultano è amatissimo in Germania, dove i suoi connazionali lo hanno stravotato con quasi il 70% delle preferenze alle ultime elezioni. E già nel 2018, alle prime elezioni cui avevano potuto partecipare i turchi all’estero, Erdogan aveva organizzato alcune tappe della sua campagna elettorale in Germania, alimentando uno scontro feroce con il governo Merkel, che alla fine era riuscito a proibirle. Lui accusò la cancelliera, tout court, di “metodi nazisti”. E nel 2023 il suo partito, l’Akp, organizzò raduni semi-segreti e un migliaio di comizi nelle moschee in tutta Europa per prodursi in lunghe tirate violentissime contro gli avversari politici.

L’integrazione dei turchi in Germania

In Germania, i turchi anche di terza generazione coltivano una conclamata schizofrenia elettorale. Chi ha il doppio passaporto (metà dei 3 milioni di residenti), vota allo stesso tempo per l’autocrate repressivo Erdogan in patria e per i socialdemocratici nella patria d’adozione. E per molti non è un paradosso: la Spd tutela maggiormente i loro diritti, mentre Erdogan ha restituito ai turchi nel mondo uno spiccato orgoglio nazionale. Per la comunità che, insieme a quella greca e italiana, contribuì maggiormente dagli anni 50 a costruire il miracolo economico tedesco, non è un dettaglio. Un famoso, approfondito studio della Fondazione Bertelsmann di qualche anno fa registrò una diffusissima frustrazione nella comunità, anche tra i turchi nati in Germania. Continuavano a sentirsi cittadini di serie B. E la citazione più amata continua a essere quella del campione del mondo Mesut Özil, l’ex calciatore della Mannschaft nato a Gelsenkrchen e grande ammiratore di Erdogan. Quando fu travolto dalle polemiche per le sue simpatie per il Sultano, sbottò: «Sono tedesco quando vinciamo e immigrato quando perdiamo».

Segui tutte le ultime notizie di sport

Next Post

It's incomprehensible that Kroos is retiring - De la Fuente

Ven Lug 5 , 2024
Luis de la Fuente finds it hard to believe that Toni Kroos will retire after Germany's Euro 2024 campaign

Da leggere

P