AMBURGO – Si sapeva in partenza che uno dei due, uno tra l’uomo mascherato Mbappé e l’uomo smascherato Cristiano Ronaldo, sarebbe dovuto tornare a casa. Lo sapevano anche loro e infatti nell’abbraccio tra capitani di Francia e Portogallo, all’inizio della partita, si sono notati un trasporto e un affetto particolari, come se l’uno avesse voluto consolare in anticipo l’altro. Che è stato il più vecchio, quasi un esito fatale. Ha tirato e segnato il primo rigore della serie della sua squadra, ma il palo colpito da Joao Felix ha spedito avanti il più giovane (5-3 il finale), che affronterà in semifinale la Spagna.
«La cronaca della partita»
Mbappé e la maschera
La maschera di Mbappé è qualcosa di fisico e tangibile: la indossa per proteggere il naso fratturato e una volta di più si è visto che gli dà fastidio e lo limita, anche se lui stesso ha detto che la deve ringraziare, perché senza non potrebbe giocare. Gli è caduta a inizio ripresa: in un’azione da difensore, per salvare sul colpo di testa di Bernardo Silva, si è preso una pallonata, proprio sul naso, che ha fatto allarmare tutto lo stadio, tifosi portoghesi inclusi. Ma Kylian si è rialzato e si è rimesso il marchingegno, che tiene solo sul campo, anche metaforicamente: fuori, come ha dimostrato con le esternazioni sul voto in Francia e contro l’estrema destra, non copre niente.
Invece la maschera di Cristiano Ronaldo è caduta da qualche tempo, da quando se n’è andato in Arabia Saudita per il crepuscolo doratissimo della carriera, accettando l’idea di non potere più essere al centro della scena. Solo che un campione si ribella sempre alla fine della propria parabola e infatti così è stato col rigore sbagliato contro la Slovenia: lì Cristiano, non più bionico come una volta, ha pianto e si è smascherato di nuovo.
Difese meglio degli attacchi
La loro serata tecnica è stata marginale, rispetto al contesto: qualche accelerazione e qualche tiro telefonato per il capitano della Francia, qualche scatto da fermo, un colpo di tacco stoppato sulla linea da Maignan e una punizione sparata sulla barriera per quello del Portogallo. Sprovviste sostanzialmente del loro vero contributo alla causa, le due squadre hanno prima danzato sulle punte e poi hanno cominciato a provare a segnare sul serio, anche se la rispettive difese sono rimaste il punto forte e il contropiede, praticato da Deschamps e Martinez con evidente convinzione, non è cosa di cui vergognarsi.
Decisivo Theo
Gli slalom di Leao, le puntate di Theo Hernandez, le parate di Maignan e di Diogo Costa hanno fatto capire che il Milan farebbe bene a tenersi i suoi tre assi e che il portiere del Portogallo vale quanto un attaccante. L’occasione migliore dei tempi regolamentari è capitata sul destro di Camavinga e il sostituto dello squalificato Rabiot si è divorato in diagonale un gol fatto. Le sostituzioni nella ripresa – Dembélé per Griezmann da una parte, Conceiçao per Fernandes dall’altra – hanno funzionato, dato l’impatto dei neoentrati. Dembélé ha scompigliato la fascia sinistra portoghese, Conceiçao quella francese, porgendo all’inizio dei supplementari a Cristiano il pallone che l’antico campione ha sciupato rugbisticamente. I rigori sono diventati il suo supplizio, che Mbappé, uscito all’inizio del secondo supplementare, ha visto dalla panchina, esultando per il tiro decisivo di Theo Hernandez.
Portogallo-Francia 5-3 dcr (0-0 dtr, 0-0 dts)Portogallo (4-2-3-1): Diogo Costa, Cancelo (29′ st Semedo), Pepe, Ruben Dias, Nuno Mendes, Palhinha (47′ st Ruben Neves), Vitinha (13′ sts Matheus Nunes), Bernardo Silva, Bruno Fernandes (29′ st Francisco Conceiçao), Leao (1′ sts Joao Felix), Cristiano Ronaldo. (1 Rui Patricio, 12 José Sa, 5 Dalot, 9 Gonçalo Ramos, 13 Danilo, 14 Gonçalo Inacio, 15 Joao Neves, 21 Diogo Jota, 24 Antonio Silva, 25 Pedro Neto). All.: MartinezFrancia (4-3-1-2): Maignan, Koundé, Saliba, Upamecano, Hernandez, Kanté, Tchouameni, Camavinga (1′ pts Fofana), Griezmann (22′ st Dembelé), Kolo Muani (41′ st Thuram), Mbappé (1′ sts Barcola). (1 Samba. 23 Areola, 2 Pavard, 3 Mendy, 9 Giroud, 18 Zaire-Emery, 20 Coman, 21 Clauss, 24 Konaté). All: Deschamps.Arbitro: Oliver (Inghilterra)Sequenza rigori: Dembelé (gol), Cristiano Ronaldo (gol), Fofana (gol), Bernardo Silva (gol), Koundé (gol), Joao Felix (palo), Barcola (gol), Nuno Mendes (gol), Hernandez (gol)Angoli: 10-3 per il PortogalloRecupero: 0′ e 3′; 0′ e 0’Ammoniti: Palhinha, Saliba per gioco scorrettoSpettatori: 49.000