Un gioiello per illuminare la notte dello stadio Teofilo Patini di Castel di Sangro. Lo disegna Khvicha Kvaratskhelia. Controllo volante (di destro) e sinistro che infiamma i settemila tifosi azzurri, soddisfatti per l’esordio assoluto del numero 77. Kvara c’è e incanta contro l’Egnatia, squadra campione di Albania, nella prima amichevole in Abruzzo del Napoli di Antonio Conte, vinta 4-0.
Al georgiano bastano tre giorni di allenamento per mostrare il suo ruolo centrale all’interno del nuovo progetto. Parte da sinistra nel 3-4-2-1, l’abito tattico della gestione Conte, ma poi ha la possibilità di assecondare il suo talento. A volte si allarga, altre si accentra e dialoga con Spinazzola, titolare della corsia mancina con autorevolezza.
Conte rinuncia inizialmente a Buongiorno, ma sceglie Di Lorenzo nel terzetto difensivo e punta subito sulla coppia titolare in mediana Anguissa-Lobotka. Lo slovacco è l’altro osservato speciale e mostra subito tutto il suo potenziale nel disegno di Conte. È praticamente ovunque, costruisce dal basso e rifinisce. Si fa trovare pronto pure dal limite dell’area con una costruzione che per poco non gli vale il gol.
Lo centra, invece, Politano, bravo a non dare punti di riferimento. Ma la scena del Patini è tutta per Kvaratskhelia che si fa apprezzare pure in fase di ripiegamento, emblema di un campione totale, il presente e il futuro del Napoli, al contrario di Osimhen che non è neanche in panchina. Conte punta su Cheddira come terminale offensivo: generoso ma poco incisivo. Più efficace Simeone nel secondo tempo con Conte che cambia tutta la formazione: debutta Buongiorno al centro del terzetto arretrato, c’è spazio pure per Marin, Folorunsho e Raspadori.
Il Cholito segna subito, ma il suo futuro è ancora tutto da scrivere proprio come per Osimhen. Quello di Kvara invece sarà ancora colorato d’azzurro. La firma sul contratto sarà il sigillo di una storia destinata ad entusiasmare i tanti appassionati. I presupposti sono quelli di un grande successo e la notte di Castel di Sangro va in questa direzione. Gli sprazzi sono quelli del Napoli vero.
Di Lorenzo mostra subito grande solidità nel ruolo inedito di terzo difensore, molto attento pure Rrahmani, così come Meret che riceve pure i complimenti di Conte per un’uscita sicura: «Siamo ancora in rodaggio – dice Politano – ma siamo soddisfatti per quello che stiamo facendo. L’Egnatia sta meglio dal punto di vista fisico, è una sfida vera dal punto di vista agonistico, ma noi vogliamo proseguire su questa strada. I segnali sono positivi». Li lancia pure Anguissa, molto mobile e sicuro in mediana. Non convince Natan, bene Zerbin (due assist) e Ngonge, autore del 4-0. Prossimo appuntamento mercoledì contro i francesi del Brest.