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Il sindaco Manfredi sullo stadio Maradona: “Possibile l’abolizione della pista d’atletica e i lavori dovranno cominciare nel 2026 in vista degli Europei”

“Lavoriamo con la società azzurra e il governo per trovare la soluzione migliore”

“Nessun ‘trasferimento’ durante i lavori allo stadio Maradona”. Lo dice il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi intervenendo a radio Crc: “Il Napoli non andrà a giocare altrove mentre si svolgeranno i lavori: questo è il progetto su cui ci stiamo attrezzando – spiega Manfredi – Questa è la volontà della squadra, mia e dell’amministrazione: trovare le formule per consentire la contemporaneità tra l’uso dello stadio ei lavori che devono essere portati avanti. Questa esperienza è stata fatta in molti stati italiani ed esteri: dal punto di vista tecnico è possibile, è solo una questione organizzativa. L’obiettivo è non penalizzare tifosi e squadra”.

Il restyling dovrà cominciare nel 2026, solo così Napoli potrà essere tra le cinque città che ospitano i campionati europei del 2023: “Per rispettare la scadenza – continua il sindaco – dobbiamo iniziare tra due anni. Una città come Napoli merita un’attenzione particolare da parte del Governo nella scelta pe rquanto riguarda gli Europei, perché rappresenta la più grande città del Sud. Se avremo, come mi auguro, uno stadio all’altezza, dobbiamo essere sede degli Europei”.

Il Comune e il Napoli lavorano sull’ipotesi del Maradona: il presidente De Laurentiis inizialmente aveva pensato a Bagnoli, ma poi ha fatto marcia indietro ed è tornato su Fuorigrotta. Le parti, dunque, stanno definendo il percorso da attuare assieme al Governo: “Il ministro dello Sport Abodi – continua Manfredi – ha un ruolo importante in questa vicenda. Abbiamo fatto alcune riunioni a Roma, insieme a De Laurentiis e al ministro, per individuare il percorso migliore per poter realizzare questo grande intervento sullo stadio. Stiamo valutando ogni cosa sia dal punto di vista procedurale, perché si tratta di un’infrastruttura pubblica, quindi la legge sugli stadi è il nostro punto di riferimento; sia su un possibile sostegno del Governo e poi anche dal punto di vista procedurale valutando l’idea di intervenire sui singoli settori. Nel momento in cui si realizzerà questo investimento da parte della società, lo stadio Maradona entrerà nella completa disponibilità della squadra. Sarà dedicato solamente al calcio e troveremo una soluzione alternativa per quanto riguarda le altre destinazioni d’uso. Ci sarà una convenzione di lunga durata, perché questo è previsto dalla legge sugli stadi. L’eliminazione della pista d’atletica e l’avvicinamento delle curve al campo di gioco è un’ipotesi realistica, perché è una condizione che viene posta anche dalla Federazione internazionale per l’accreditamento alle competizioni internazionali. La Uefa vuole uno stadio che sia completamente dedicato al calcio, dove ci sia anche una maggiore vicinanza degli spettatori rispetto al campo di gioco.Napoli avrà uno stadio europeo moderno? Io non faccio promesse avuoto, prometto il mio impegno massimo affinché questo avvenga. Ma dobbiamo farlo in due, l’amministrazione e la società, e forse anche in tre, se inseriamo il Governo che deve darci una mano”.

Manfredi ha parlato pure di Antonio Conte: “Gli faccio il mio in bocca a lupo. Mi auguro che questo sia l’anno giusto per ripartire dopo le difficoltà della passata stagione. Il desiderio di un nuovo scudetto deve essere la stella polare della città. Sarà un anno in cui avremo un Napoli fortemente competitivo, grazie all’impegno di Aurelio De Laurentiis e al carisma di Antonio Conte, che è un vincente”.

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