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Amrabat, a sorpresa l’ipotesi di restare alla Fiorentina. Con il Friburgo segnano Kean e Mandragora (2-2)

Titolare ieri nell’ultimo test (2-2) prima del campionato, il centrocampista potrebbe non partire

Prima la convocazione per Friburgo, un po’ a sorpresa. Poi la scelta di Raffaele Palladino nell’ultima amichevole prima dell’inizio del campionato: Sofyan Amrabat titolare, in mezzo al campo, al fianco di Mandragora nel 3-4-2-1 che a giudicare dalle indicazioni del tecnico della Fiorentina somiglia molto allo schieramento che potrebbe essere quello titolare a Parma sabato prossimo (ore 18,30) nella trasferta che sancirà l’avvio ufficiale della stagione. In tempo di calciomercato, tutto può accadere. E così dopo giorni di allenamenti al Viola Park, prima personalizzati e poi in gruppo, prima in solitaria e poi a contatto con gli altri compagni, la mossa della dirigenza viola in accordo con Palladino e col giocatore rivela molto più che una necessità. Il centrocampo è il reparto che maggiormente ha bisogno di innesti. La trattativa per Tessmann ha subìto una brusca frenata, proprio quando le parti interessate erano arrivate ai dettagli. Richardson è atteso dal Re del Marocco per festeggiare il terzo posto ottenuto alle Olimpiadi con la sua Nazionale e soltanto dopo (in settimana) potrà volare verso Firenze per sostenere le visite mediche e firmare il nuovo contratto. Un ottimo innesto, pagato 10 milioni di euro e reputato come potenziale colpo da chi conosce bene il classe 2002. Palladino però ha bisogno di giocatori adesso e allora, per non perdere tempo, ha prima adattato Barak sulla mediana, poi concesso ampio minutaggio a Bianco. Sempre in coppia con Mandragora. In attesa di acquisti e dei loro tempi di inserimento, insomma, il tecnico ha chiesto la disponibilità di Amrabat. Il quale sta ricevendo offerte soprattutto dal campionato turco.

È il Fenerbahce di Josè Mourinho ad aver spinto più di tutti, con una proposta superiore ai 4,5 milioni annui al marocchino. La Fiorentina però non ha ancora ricevuto quella giusta sul prezzo del cartellino per lasciarlo partire e allora ecco che tutto è in fase di stallo. I rapporti di Amrabat col club sono ottimi. Il ds Pradè ha più volte parlato col giocatore e i tentativi per convincerlo a rimanere non sono mancati. Sarebbe perfetto nel centrocampo di Palladino, col quale Sofyan ha avuto subito un buon feeling. Da qui la scelta di convocarlo per Friburgo e di piazzarlo titolare. Abile nella ripartenza dal basso, bravo a raccordare tra difesa e centrocampo, a spezzare il gioco avversario e a verticalizzare. Non è escluso che in mancanza di offerte giuste, soprattutto per la Fiorentina, Amrabat non possa essere protagonista anche tra meno di una settimana a Parma. «È nato un grande rapporto in questi giorni con lui – ha detto Palladino a fine partita – Mi ha dato la sua disponibilità a giocare nonostante le tante voci di mercato. È un grande professionista e un grande uomo: l’ho buttato subito dentro e ha fatto una grande prova. Vedremo le dinamiche di mercato ma fin quando è con noi sono felice di averlo e sarei felice di allenarlo tutto l’anno». Chissà se il club, insieme al tecnico, riuscirà a convincerlo a rimanere. L’ultimo test in Germania, però, ha offerto altre indicazioni. La difesa schierata con Pongracic centrale, Biraghi alla sua sinistra e Quarta a destra dovrebbe essere quella titolare a Parma con Ranieri squalificato. Così come Palladino ha piazzato Colpani nei due dietro la punta insieme a Sottil. Il riferimento offensivo era Kean, che dopo una decina di minuti si è inventato un gol bellissimo. Finta, contro finta, e sinistro sotto le gambe del portiere avversario. In porta, in attesa di De Gea che è rimasto al Viola Park per ritrovare il top della condizione, c’era Terracciano che è stato davvero bravo in almeno due occasioni. La rete di Mandragora, su rigore conquistato da Dodò, e poi quelle di Gregoritsch (su rigore provocato da Ranieri) e di Philipp su calcio d’angolo all’ultimo tuffo hanno fissato il punteggio sul 2-2 definitivo. «Faccio i complimenti ai ragazzi, stiamo insieme da un mese e sono stati davvero impeccabili nonostante i carichi di lavoro fossero altissimi – ha commentato Palladino – abbiamo chiuso un ritiro estivo positivo. Ci sono alcuni aspetti da migliorare, la squadra è in costruzione e sappiamo che ci mancano un po’ di cose che speriamo arrivino il prima possibile». Infine il commento sulle due fasi: «Possiamo costruire meglio da dietro e davanti possiamo essere ancora più incisivi. Ma l’importante è costruire e creare tante occasioni da gol: sarà compito mio, poi, far finalizzare al meglio i ragazzi».

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