Tra tutti i posti in cui poteva finire a giocare, Benjamin Dominguez ha scelto una città gemellata con la sua. Bologna e La Plata, dove nel 2003 nacque il nuovo attaccante esterno rossoblù, sono gemellate dal 1988. Non è detto che questo basti a farlo sentire a casa, ma di certo capterà aria familiare nella prossima partita del Bologna contro il Napoli, pensando a Diego Armando Maradona e ai consigli da lui ricevuti nelle file del Gimnasia La Plata. Dominguez e il Pibe de Oro infatti si sono conosciuti sul campo dei Lupi, nella città argentina che guarda l’enorme estuario del Rio, di fronte all’Uruguay. Diego era stato chiamato ad allenare nel settembre 2019, un anno prima di morire, Benjamin sgroppava già da un po’ nel settore giovanile.
Alla fine si sono incrociati per parecchi mesi, salvo il periodo in cui Maradona lasciò temporaneamente il club per incomprensioni dovute ad un possibile cambio societario. E anche se la prima partita ufficiale Dominguez l’ha giocata solo nel 2021, dopo la scomparsa del dio del pallone, si sa che a Diego quel ragazzino piaceva assai. A rivelarlo è stato Sergio Aguero, ex attaccante del City nonché ex genero di Maradona, che ha cantato le lodi di Benjamín dopo una partita contro l’Independiente, confessando poi che anche il suocero la pensava allo stesso modo. Fuori dal suo paese Domínguez è ancora un carneade, ma tra gli appassionati di calcio argentino il suo nome circola da un po’. Nei resoconti tecnici si legge che ha il potere di far “pattinare” i difensori avversari, con un istinto innato per la riconquista del possesso. Questa maturità è stata esibita anche contro il River Plate nell’ultimo campionato, quando Domínguez ha rubato palla al difensore Paulo Díaz vicino alla linea di metà campo, scatenando la sua corsa fino al limite dell’area prima di segnare uno dei suoi sei gol stagionali.
A propiziare il suo arrivo è stato Pablo Sabbag, lo stesso agente che aveva portato a Bologna l’omonimo Nicolas Dominguez. Il fulmineo accordo col Gimnasia prevede, oltre ai 4 milioni pattuiti, una percentuale vicina al 20% sulla futura rivendita, cifra che il Bologna pagherebbe volentieri, perché sarebbe la consacrazione su questo talento acquistato in extremis per tamponare l’assenza di Cambiaghi. A Casteldebole le visite mediche sono già state fissate. Ora non resta che vederla in campo, quest’ala brevilinea, alta poco più di un metro e settanta, forse l’ultimo calciatore ad aver impressionato Maradona.
