MILANO – Da quando in Eredivise a segnalare il fuorigioco è un computer, in modo semi-automatico, il pubblico olandese non ammette più errori da parte dei guardalinee. Nemmeno nei tornei dilettantistici, per adulti e ragazzini. Anzi spesso – come in tutti i campionati amatoriali del mondo – l’offside è causa di liti furiose, in campo e sugli spalti. Da qui la valutazione da parte della federazione sull’opportunità di eliminare il fuorigioco nei campi da dopolavoro. A riportare la notizia è il quotidiano britannico The Guardian.
Fuorigioco eliminato per evitare liti
L’associazione calcistica olandese (KNVB) ha affermato che l’abolizione dei fuorigioco nei campionati a livelli più bassi, dove oltre a mancare la tecnologia non ci sono nemmeno arbitri e guardalinee federali, potrebbe portare “alla fine delle minacce e della violenza che è in aumento del calcio amatoriale nel Paese”, come affermato dal direttore del KNVB, Jan Dirk van der Zee, che al Guardian ha segnalato i disordini che si creano quando a rilevare il fuorigioco è “personale dei club”, tipicamente quello che gioca in casa.
La morte di un assistente arbitro nel 2012
Nella scorsa stagione, in Olanda, 1.864 partite sono state interrotte a causa di incidenti violenti, con un aumento dell’undici per cento rispetto alla stagione precedente, e una crescita del 58 per cento negli ultimi cinque anni. L’episodio più drammatico risale però al 2012, quando un assistente arbitro olandese morì dopo essere stato picchiato da diversi giocatori, fra i 15 e 16 anni, in una partita in cui giocava anche suo figlio.