Si commuove Aurelio De Laurentiis, quando fa un bilancio dei 20 anni della sua presidenza. Lo fa in occasione della presentazione del nuovo sponsor sul retro della maglia – Sorgesana – sulla terrazza di Villa D’Angelo, ristorante tra il Vomero e Posillipo. Il presidente legge un discorso e non riesce a trattenere le lacrime per quanto realizzato finora. Ma lo sguardo è già rivolto al futuro: “Vogliamo consolidare il Napoli con degli investimenti sulle infrastrutture. Mi riferisco ovviamente allo stadio: abbiamo già dato mandato ad uno studio per la riqualificazione dell’impianto e della zona di Fuorigrotta”.
“Sono fiducioso – prosegue il presidente – che il Comune decida di vendere il Maradona. Certo, è strano dover programmare i lavori e fare tanti concerti a giugno prossimo. Se non dovesse accadere, andrei altrove e lo dico senza polemica. Voglio che Napoli sia città ospitante degli Europei e il 20232 non è lontano. Poi faremo anche un centro sportivo, abbiamo individuato un’area e provvederemo noi alla bonifica”.De Laurentiis rivendica poi il suo modo di fare impresa: “Il nostro modello gestionale funziona. Noi non facciamo debiti, siamo la faccia pulita del calcio e abbiamo vinto lo scudetto senza derogare dai nostri principi. Continueremo così. Per questo motivo abbiamo potuto spendere 150 milioni di euro sul mercato. Non ci siamo mai tirati indietro e dovevamo investire per una rifondazione totale. L’anno scorso abbiamo sbagliato tutti gli acquisti. Adesso siamo un punto di arrivo, i grandi giocatori vogliono venire qui, così come uno dei più grandi allenatori al mondo”. Tra due anni il Napoli compirà 100 anni: “Organizzeremo qualcosa di memorabile. La mia gestione ha dimostrato che a Napoli – attraverso il calcio – si può e si deve lavorare”.