Empoli
Vasquez 7: tre parate fondamentali, su Gatti, Vlahovic e Koopmeiners. Finora, una delle rivelazioni del campionato.
Goglichidze 6.5: terzino georgiano giovanissimo ma dallo spiccato senso tattico, capisce sempre quando deve tenere la posizione e quando invece deve uscire dalla linea per braccare i centrocampisti.
Ismajli 7: impeccabile, con il plus di un recupero portentoso su Vlahovic lanciato a rete. Assieme al portiere, il migliore in campo.
Viti 6.5: attento, concentrato, pulito quando si tratta di avviare l’azione: dopo le disastrose esperienze con Nizza e Sassuolo, il ritorno all’ovile empolese può restituire alla serie A uno dei migliori difensori dell’ultima generazione.
Gyasi 6.5: su e giù per la fascia, stavolta con più dedizione alla fase difensiva che a quella offensiva. Ma all’ultimo secondo va un passo dal segnare il gol più prestigioso della sua carriera.
Henderson 6: regista operaio, più di lotta che di governo. A suo modo, funziona. Dal 44’ st Haas sv
Grassi 6.5: nella prima mezzora è dappertutto, a raccattar palloni in difesa e a dare supporto agli attaccanti. Alla lunga il calo è fisiologico. Dal 32’ st Anjorin sv: ha mezzi tecnici interessantissimi,
Pezzella 6.5: la prova slavata di Nico Gonzalez è anche merito suo, mentre con Weah incontra qualche difficoltà in più. Piazza un paio di cross insidiosi.
Esposito 5.5: si dà un gran daffare, sia nel pressing sia nel movimento di supporto a Colombo. Gli manca però lucidità nell’uno contro uno. Dal 32’ st Ekong 6.5: ha un grande impatto sulla partita, la Juve lo patisce per tutti i diciotto minuti che gioca.
Maleh 6.5: balla tra la mezzala e la trequarti e risulta molto fastidioso per i bianconeri, che faticano a intercettarlo. Sempre predisposto all’inserimento, sfrutta anche il tiro della distanza, anche se ci mette potenza ma non precisione.
Colombo 6: lotta, sgomita, difende palla, pressa. Gli manca il guizzo in area, ma in partite come questa può andare bene così. Dal 18’ st Pellegri 6: due giocate molto interessanti (il tocco per Grassi, l’assist Gyasi) e quella sciocchezza di andare a fare il bulletto con Gatti che a momenti gli costa l’espulsione.
All. D’Aversa (in panchina Sullo) 7: sei punti in quattro partite, ritmo, organizzazione di gioco. L’Empoli è quasi sempre un esempio.
Juventus
Perin 6.5: nel primo tempo blocca con sicurezza un tiro di Maleh, nel secondo si ripete su Grassi. Bravo anche con i piedi: Thiago Motta apprezza.
Kalulu 6.5: buon esordio da titolare, soprattutto per la concentrazione che ci mette in copertura. Apprezzata, in particolare, una diagonale per andare a chiudere su Gyasi sulla fascia opposta. Ancora un po’ timida la spinta, anche se nella ripresa si fa sentire un po’ di più.
Gatti 7: al netto di qualche momento di nervosismo che dovrebbe evitarsi (anche se con Pellegri la vittima è lui), è l’unico bianconero sopra le righe e anche il più pericoloso nell’area avversaria. Il salvataggio all’ultimo secondo su Gyasi vale quanto un gol.
Bremer 6: non rischia quasi nulla, anche se sembra meno dominante del solito. In particolare contribuisce molto poco all’avvio della manovra, lui che di solito è, di fatto, il primo regista.
Cambiaso 6: cambia di nuovo ruolo e sicuramente non tradisce per impegno e produttività, anche se stavolta è davvero troppo pasticcione quando si tratta di trasformare l’azione da difensiva a offensiva.
Locatelli 5.5: rileva i compiti di Thuram e gioca da mediano davanti alla difesa, quasi come faceva con Allegri: non è il suo ruolo preferito e si vede. Infatti va meglio quando avanza la posizione, ma in ogni caso non riesce a incidere in alcun modo. Dal 22’ Thuram 5.5: entra un po’ troppo nervoso, forse perché non si sente ancora fisicamente al top. Fatto sta che porta più disordine che ordine.
Gonzalez 5: per un tempo non lo si vede proprio, è un fantasma abbandonato sulla fascia. Nella ripresa si inventa almeno quel gran lancio in verticale per Vlahovic, che rimane però l’unica scintilla di un esordio davvero deludente. Dal 22’ st Weah 6: dei quattro cambi è quello che ha l’impatto migliore sulla partita. Le sue sgasate sulla destra mettono in difficoltà l’Empoli.
Koopmeiners 5: come Nico, per lunghissimi minuti sembra un giocatore fuori contesto, senza un posto in cui stare, anche se affila un bel cross per la testa di Gatti. Più a suo agio dopo l’intervallo, se non altro perché è un po’ più dinamico.
Douglas Luiz 5: Motta non ha mai voluto spiegare perché lo aveva sempre messo in panchina. Lo spiega lui giocando così, senza nerbo e senza idee. Dal 22’ st Fagioli 6: non ha modo di incidere sulla partita, anche se non fa niente di veramente sbagliato.
Yildiz 5.5: parte bene, con un grande assist per Vlahovic e molte giocare frizzanti, ma si spegne troppo presto. Sembra meglio quando gioca in posizione più centrale. Dal 22’ st Mbangula 5.5: fumoso, non alza in alcun modo il livello e non sfrutta la sua freschezza.
Vlahovic 5: riecco tutti i suoi limiti: pasticcia nello smistamento del pallone, si fa anticipare da Ismajli nel primo tempo e tira addosso a Vasquez nel secondo. È anche vero che le uniche palle buone che riceve sono quelle due.
All. Thiago Motta 5.5: mette quattro titolari nuovi in un colpo solo e fa quattro cambi in un colpo solo. Forse sarebbe stata più opportuna una maggiore gradualità. Piano gara monocorde: non lo cambia anche se non funziona.
Arbitro Di Bello 6: la partita scorre via liscia. Le uniche scintille sono tra Pellegri e Gatti: giudica lieve (da giallo e non da rosso) l’accenno di testata dell’empolese allo juventino.